Tutti sanno che Microsoft Windows non è certo l’unico sistema operativo sulla piazza. Esistono infatti decine di software più o meno noti che si occupano di gestire le operazioni base dei nostri computer. Tra questi, oltre ai sistemi operativi di casa Microsoft, i più noti sono i Mac OS della Apple e le varie distribuzioni Linux.
Fino a poco tempo fa, però, qualunque sistema operativo basato su kernel Linux era considerato ad appannaggio di soli esperti, per via della sua innegabile complessità. Recentemente, invece, lo sviluppo di alcune sue distribuzioni, particolarmente user-friendly, sta determinando una diffusione sempre più massiccia di questo sistema operativo. Uno dei segreti dell’espansione di Linux è indubbiamente il fatto che molte delle sue varianti sono caratterizzate da licenze assolutamente gratuite.
Per quanto riguarda Ubuntu, ad esempio (tanto per citare la distribuzione che, giunta alla sua versione 7.04, attualmente sta riscuotendo più successo), basta scaricare l’immagine del suo file di installazione dal sito ufficiale, masterizzarla su un cd, installare il tutto sul proprio computer e il gioco è fatto: ciò che si ottiene è un ottimo sistema operativo che ormai non ha più niente a che invidiare alla sua concorrenza a pagamento.
Tutto questo, sia nell’immediato che in prospettiva, non può che avere dei risvolti a dir poco interessanti anche nella sfera delle applicazioni multimediali. Entriamo nel cuore del problema: sino ad oggi, i principali software per produrre o gestire musica con il computer ad un livello decente erano decisamente costosi. Per questo motivo, editor audio, sequencer, strumenti virtuali e programmi di hard disk recording più o meno professionali, sono rimasti alla portata di una cerchia piuttosto ristretta di addetti ai lavori per molti anni. Oggi, invece, basterebbe pensare al livello raggiunto da applicazioni come quelle incluse in Ubuntu Studio per capire che qualcosa sta davvero cambiando.
Ubuntu Studio è una suite multimediale derivata dal sistema operativo Ubuntu Linux. Comprende tutto il meglio dei programmi opensource dedicati alla produzione e la creazione di musica, grafica e video. Scendendo nel dettaglio, tanto per essere chiari, nel pacchetto di applicazioni comprese in Ubuntu Studio, è compreso Ardour 2, un’eccellente workstation multitraccia che gli esperti non potranno fare a meno di mettere sullo stesso piano di software del calibro di Cubase o Pro Tools (ovvero gli equivalenti concepiti per Windows e Mac OS). Ardour 2 è infatti in grado di fungere sia da editor audio che da hard disk recorder multitraccia, offrendo ottime prestazioni a costo zero. A questo punto non resta che testare il livello di Ubuntu Studio e dare libero sfogo alla propria creatività.