Ucraina, la Russia blocca Instagram in risposta a "doppiopesismo" di Meta

La decisione di Mosca è nata dopo che Meta ha deciso di non censurare su Instagram post offensivi contro la Russia. La risposta di Meta.
Ucraina, la Russia blocca Instagram in risposta a
La decisione di Mosca è nata dopo che Meta ha deciso di non censurare su Instagram post offensivi contro la Russia. La risposta di Meta.

“Due pesi e due misure”. Con questa “motivazione” l’Autorità di Regolamentazione Statale delle Comunicazioni russo ha deciso di bloccare l’accesso a Instagram nel Paese. La decisione di Mosca è maturata lo scorso venerdì, dopo che Meta, la società che è proprietaria del noto social, ha dichiarato che avrebbe consentito agli utenti della piattaforma di pubblicare messaggi contro Putin, la Russia e contro la guerra con l’Ucraina, anche quelli che prendono pesantemente di mira le truppe russe e auspicano la morte di Vladimir Putin o Alexandr Lukashenko, allentando alcune forme di censura che invece aveva in precedenza adottato mantenendo una certa equidistanza.

Instagram, due pesi e due misure?

Non è la prima volta che il Cremlino accusa l’occidente e in particolare le big tech che gestiscono i principali social di adottare due pesi e due misure quando c’è da intervenire su forme di censura o contro le fake news che inevitabilmente girano sul web in favore  o contro a entrambe le parti in guerra. Secondo la Russia qualsiasi informazione pro Ucraina viene fatta passare per buona, e quando qualcosa viene eventualmente segnalata come falsa, i media e le aziende che controllano i social network fanno a gara per nasconderla o farla passare in secondo piano. Viceversa, qualsiasi bufala contro i russi viene data per vera.

Mosca ha chiesto quindi che Meta e tutte le realtà che rappresenta vengano riconosciute come “organizzazioni estremiste”.

“La nostra linea è proteggere la libertà di espressione in quanto manifestazione di autodifesa in reazione a un’invasione militare del proprio Paese”, è la risposta di Nick Clegg, ex vicepremier britannico ed ex leader del partito Liberaldemocratico che è al momento responsabile di Global Affairs per Meta. Che poi aggiunge: “Meta non è in lite con il popolo russo e  nessun cambiamento è stato apportato in tema di linguaggio di odio per quanto riguarda il popolo russo”. Intanto però sono già apparse sul social decine di frasi e immagini ingiuriose e di cattivo gusto proprio contro i cittadini russi.

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