Le auto a guida autonoma generano una enorme mole di dati: il copyright potrebbe applicarsi anche in questo caso. Recentemente infatti la Commissione affari giuridici (JURI) ha votato una bozza di parere su questo tema, respingendo l’emendamento dell’eurodeputato svedese dei Verdi Max Andersson, che aveva proposto di escludere i dati generati automaticamente.
Appunto perché generati in automatico e quindi non creativi, questi dati secondo Andersson non andrebbero protetti da copyright. In termini legali, invece, se queste informazioni verranno qualificate come forma di proprietà intellettuale potrebbero beneficiare del diritto di autore. Ma a chi apparterranno, ai produttori? Qui c’è il nodo centrale.
Si parla di dati sulle prestazioni del veicolo, tempi di percorrenza e velocità, distanza percorsa: sono raccolti per valutare la sicurezza ed efficenza dei veicoli, ma anche per capire se l’auto funziona bene per intervenire in caso contrario con la manutenzione. L’emendamento è stato respinto grazie ai voti contrari del Partito popolare europeo (EPP).
It seems that in the world of the @EPP the data from by an autonomous car is a creative work of somebody – possibly the car manufacturer – that can be bought and sold, and is worthy of the special protection we give to artists.
— Max Andersson (@MaxAndersson) October 10, 2018
Andersson si è poi riversato su Twitter commentando l’accaduto: “pare che nel mondo dell’EPP i dati delle auto a guida autonoma siano un lavoro creativo di qualcuno, possibilmente del costruttore, che si può comprare e vendere, quindi meritevole della protezione speciale che si concede agli artisti”. La discussione si inserisce nel quadro più ampio sulla direttiva del diritto d’autore nel mercato unico, respinta a giugno, ma poi è arrivato il via libera alla proposta dal Parlamento europeo a settembre, dopo le modifiche ai famosi Articoli 11 e 13.
Tutta la questione entrerà quindi nel dibattito sulla riforma del diritto d’autore nell’Unione Europea. Aperti quindi i negoziati con il Consiglio Ue, con una decisione finale entro fine 2018.