L’Unione Europea pone fine a due ispezioni dell’Antitrust nei confronti di Apple: con un comunicato stampa, il commissario dell’UE Joaquin Almunia annuncia la decisione presa dal massimo organo politico del vecchio continente, a seguito delle ultime mosse di Cupertino che hanno permesso alle due parti di avvicinarsi e trovare dunque una soluzione.
Alcuni mesi or sono, infatti, due provvedimenti dell’UE avevano dato il via ad altrettante indagini sulle attività Apple, rea di aver ristretto lo sviluppo di applicazioni per i propri dispositivi ai soli programmatori intenzionati ad utilizzare gli strumenti forniti dall’azienda, e di impedire la possibilità di riparare i prodotti guasti al di fuori del Paese nel quale sono stati acquistati. Il primo nodo è stato risolto aprendo le porte ad altri tool di sviluppo e linguaggi di programmazione; il secondo, invece, offrendo l’opportunità di inviare in riparazione i dispositivi in un qualunque Paese della Comunità Europea.
«La risposta di Apple alle indagini preliminari», spiega Almunia, «conferma come la Commissione Europea possa utilizzare le regole della competizione industriale per ottenere buoni risultati sul mercato, con chiari benefici per i consumatori, senza la necessità di aprire atti formali». Evidente, dunque, la volontà da parte dell’UE di trovare una soluzione che potesse essere un accettabile compromesso tra le necessità aziendali di Apple e le leggi che regolamentano il mercato europeo, senza sfociare in processi giudiziari o prese di posizione ostili da parte degli organi competenti.
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