Lo avevano annunciato, così è stato: dopo la sentenza di colpevolezza che obbligava Microsoft ad una sanzione di 497,2 milioni di Euro (oltre 600 milioni di dollari), dagli uffici di Redmond arrivò subito l’annuncio dell’intenzione di ricorrere in appello contro la decisione del team di Mario Monti. Oggi la conferma direttamente dalle parole del portavoce Microsoft Jim Desler :«abbiamo intenzione di ricorrere in appello entro la prossima settimana».
La maxi-multa era stata comminata a Microsoft nell’ambito delle indagini antitrust che accertarono il comportamento anti-concorrenziale portato avanti immettendo nel sistema operativo Windows il lettore Media Player: viene riconosciuto come tale preinstallazione rovini il mercato e l’accusa di RealNetworks va dunque a buon fine.
Inizialmente Microsoft tentò di allungare i tempi della decisione in quanto la commissione antitrust non ha dimostrato manica larga nei confronti dell’azienda di Bill Gates. Dopo le minacce iniziali si è tentato un accordo: anche la mediazione di Ballmer non è però andata a buon fine, e si è giunti così alla sentenza del 24 Marzo 2004. Mentre la carica di Mario Monti è agli sgoccioli, l’appello Microsoft sarà ora raccolta e giudicata dai nomi nuovi che presiedono la “Court of First Instance”.