L’Unione Europea è intenzionata a combattere duramente le fughe di informazioni in contesti aziendali. Secondo quanto riportato dal Financial Times, infatti, il massimo organo europeo sarebbe all’opera per varare una nuova serie di leggi atte ad imporre nuovi paletti ed inasprire le multe per coloro che in futuro si macchieranno di tale reato.
In particolare, l’UE avrebbe intenzione di proporre un risarcimento per le aziende vittime di simili furti di informazioni pari al 5% del proprio fatturato annuo. Tale somma dovrà essere versata dalla società che sarà ritenuta colpevole di aver violato i segreti aziendali della prima: al 5% di risarcimento dovrà essere poi aggiunto un ulteriore 5% di multa, per un totale del 10% che nel caso di multinazionali di alto livello possono rappresentare somme a molti zeri.
Le compagnie che dovessero subire il furto sarebbero poi obbligate ad informare le autorità entro le 24 ore successive alla scoperta dell’accaduto, ed eventualmente siano coinvolti anche dati riguardanti utenti privati sarà compito della società avvertire questi ultimi entro il medesimo arco temporale. Ogni azienda con più di 250 impiegati dovrà poi allestire un apposito team dedicato alla sicurezza delle informazioni riservate e sarà inoltre possibile estendere tali leggi anche ad aziende operanti al di fuori dei confini europei ma legate in qualche modo a gruppi del Vecchio Continente.
L’Unione Europea ha dunque intenzione di accentrare i poteri nella lotta alle fughe di informazioni nelle proprie mani, ed è proprio questo uno dei punti attualmente in discussione: prima che il tutto possa diventare realtà bisogna ricevere infatti l’approvazione da parte di tutti i Paesi membri, con alcuni di essi apparentemente restii ad una simile concessione. Secondo le previsioni, comunque, una versione definitiva delle nuove leggi dovrebbe giungere entro due anni, con altrettanti necessari affinché possano entrare in vigore.