280.5 milioni di euro. A tanto aumenta la multa che la Commissione Europea ha imposto a Microsoft secondo un calcolo matematico che vede una multa da 1.5 milioni moltiplicata per 187 giorni (quanti ne sono passati fino al 20 Giugno).
Non si fa attendere la replica Microsoft alla multa. Questa la nota diramata dal gruppo: «abbiamo grande rispetto per la commissione e questo processo, ma non riteniamo che alcuna sanzione, per non parlare di una sanzione di tale entità, sia appropriata, a fronte della mancanza di chiarezza nella decisione originaria della commissione e delle nostre prove di buona fede nel corso degli ultimi 2 anni. Chiederemo ai giudici europei di decidere se i nostri sforzi di adeguarci alle disposizioni sono stati sufficienti e di stabilire se è giustificata la sanzione senza precedenti da parte della commissione» (traduzione de La Repubblica).
Pronta contro-replica del commissario alla concorrenza Neelie Kroes: «Microsoft sa benissimo qual’è la posta in gioco, oltretutto c’è una questione di immagine e di reputazione di una società che non rispetta le leggi di concorrenza europee». In un comunicato, inoltre, la Kroes spiega di aver semplicemente applicato il regolamento: «dopo due anni […] Microsoft non ha ancora posto fine alla sua condotta illegale. Non ho altra alternativa se non quella di richiedere un pagamento per questa inadempienza […] Ogni impresa operante nell’Unione Europea deve obbedire alle leggi dell’Unione Europea».
Per Microsoft il processo non finisce qui: se entro il 31 Luglio il gruppo non risponderà completamente alle richieste avanzate dalla Commissione la multa potrebbe alzarsi fino a 3 milioni al giorno. Il braccio di ferro è dunque ancora in atto, ma per Microsoft una nuova multa è ormai comminata.