Prosegue l’opera della Commissione Europea, impegnata da mesi nello stimolare una sensibile riduzione delle tariffe applicate dagli operatori di telefonia mobile per i servizi offerti in roaming dall’estero. A circa un mese di distanza dalle ferme posizioni assunte nei confronti dei costi eccessivamente alti per il data roaming, la Commissione è ora intenta a monitorare e ridurre sensibilmente il costo per l’invio degli SMS dall’estero.
Stando alle rilevazioni dell’istituzione europea, i circa 2,5 miliardi di messaggi di testo inviati dall’estero ogni anno costerebbero dieci volte tanto rispetto agli SMS nazionali. Una sproporzione ormai insostenibile secondo la Commissione, che non ha esitato a definire come "esorbitanti" i prezzi applicati dagli operatori per una delle funzioni maggiormente utilizzate all’estero dai possessori di telefoni cellulari. Nonostante i ripetuti inviti a ridurre il prezzo degli SMS in roaming formulati durante gli scorsi mesi, le compagnie telefoniche hanno continuato ad applicare tariffe particolarmente alte, dando l’impressione di non aver recepito, né tanto meno considerato, le istanze presentate dalla Commissione Europea. L’istituzione del Vecchio Continente ha così deciso di proseguire per la propria strada, attivandosi per raggiungere presto un mercato unico per i messaggi di testo.
«I cittadini dell’UE devono essere liberi di mandare SMS all’estero senza pagare un capitale. Le tariffe per il roaming sono già costate fin troppo ai clienti della telefonia mobile, soprattutto al 77% dei giovani che mandano SMS con il cellulare quando sono all’estero. Non è un segnale incoraggiante per la competitività della telefonia mobile in Europa vedere che non si è ancora capito che sono necessarie riduzioni credibili dei prezzi per evitare la regolamentazione del settore. Ho quindi deciso che a ottobre presenterò una raccomandazione ai miei colleghi commissari affinché vengano proposte misure di regolamentazione del roaming per gli SMS. Dovremo anche discutere di come affrontare la questione della trasmissione di dati in roaming, che continua a costare troppo» ha dichiarato Viviane Reding, commissaria responsabile delle telecomunicazioni dell’Unione.
Per facilitare un uso consapevole degli attuali servizi in roaming e attuare una vera e propria operazione di trasparenza, la Commissione ha presentato da poche ore un nuovo sito web interamente dedicato alle tariffe della telefonia mobile dall’estero. Attraverso tabelle molto semplici e intuitive, il portale “SMS senza frontiere” fornisce un dettagliato elenco delle tariffe standard applicate dai vari operatori per l’invio di SMS in roaming. La media europea si attesta intorno agli 0,29 Euro per ogni singolo messaggio di testo inviato, ma la distribuzione dei prezzi nell’area europea è particolarmente eterogenea e differenziata. Con una cifra che oscilla tra i 25 e i 30 centesimi, l’Italia si colloca pienamente nella media delle tariffe applicate dagli operatori europei. Vi sono, però compagnie telefoniche che applicano prezzi più vantaggiosi come in Repubblica Ceca, Estonia e Regno Unito, ma anche operatori molto esosi come nel Belgio, dove un SMS in roaming può arrivare a costare 80 centesimi.
Anche l’accesso alla Rete, e dunque lo scambio di dati, in roaming si rivela molto costoso per i cittadini che viaggiano all’estero in uno dei paesi dell’Unione. Dal sito web da poco approntato si evince come i prezzi per la trasmissione di dati in roaming oscillino tra gli 0,25 e i 16 Euro per singolo Mb. Cifre molto alte, che si possono rivelare pericolose per gli utenti meno esperti, che si potrebbero ritrovare a spendere un capitale anche solo controllando la loro posta elettronica. Le tariffe applicate sono spesso illustrate in maniera confusa da parte delle compagnie telefoniche, rendendo ancora più difficile la previsione di quanto si potrà spendere per una rapida navigazione sul Web.
I prezzi molto alti per lo scambio di dati in roaming sono nel mirino di Viviane Reding ormai da tempo. L’impossibilità causata dalle tariffe troppo alte di navigare in mobilità sulla Rete non costituisce solamente un problema per i privati cittadini, ma anche un blocco per lo sviluppo di un mercato maggiormente plastico e dinamico all’interno dell’area Euro. In mancanza di serie iniziative da parte delle compagnie telefoniche nel corso delle prossime settimane, la Commissione Europea potrebbe presto intervenire energicamente nel settore, passando dai semplici inviti a nuove norme vincolanti tese a riportare in primo piano i diritti dei singoli consumatori.