UEFA EURO 2016 non sarà solamente uno degli appuntamenti calcistici più attesi dell’anno ma sarà anche ricordato per essere il primo campionato europeo di calcio in cui saranno adoperate misure anti drone. Lo scopo è puramente di prevenzione. Non ci sarebbero allarmi terroristici sul possibile utilizzo dei droni durante i prossimi campionati europei di calcio ma vista la proliferazione di questi gadget e tutti i recenti casi di incidenti causati da piloti inesperti, le autorità francesi vogliono stare tranquille.
Innanzitutto, durante tutta la manifestazione, saranno istituite delle no-fly zone sopra tutti gli stadi di calcio e i campi di allenamento. Inoltre, la polizia sarà dotata di un sofisticato sistema pensato per prevenire l’uso dei droni in queste aree sensibili. L’obiettivo non è di abbatterli perchè potrebbero portare a danni ma piuttosto prenderne il controllo per allontanarli dalle no-fly zone. Non è stata spiegata quale tecnologia sarà utilizzata, tuttavia non saranno dispositivi in grado di confondere il GPS dei droni perchè causerebbero interferenze con i sistemi GPS ad uso civile di altri velivoli in zona e non saranno nemmeno sistemi basati sulle microonde perchè ci sarebbe l’alto rischio di farli precipitare con tutti i problemi del caso.
Indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, le forze dell’ordine intendono bloccare ogni fastidio arrecato dall’utilizzo dei droni. La scelta di usare il pugno duro sui droni per le competizioni di UEFA EURO 2016 appare, comunque, una scelta corretta. A causa della democratizzazione dei droni, questi dispositivi sono finiti con troppa facilità nelle mani di utenti inesperti che hanno iniziato ad usarli con troppa disinvoltura. Ogni giorno, infatti, si legge di incidenti causati da questi piloti in luoghi potenzialmente pericolosi.
Appare, dunque, scontato che le autorità francesi abbiano voluto proteggere le competizioni dalle incursioni dei droni.