Di pochi giorni fa era la notizia che Atari aveva ingiustamente denunciato una coppia di pensionati per condivisione illecita di videogiochi tramite i circuiti di filesharing. Un errore non destinato a rimanere isolato: in Gran Bretagna una coppia di anziani è stata accusata di condivisione di materiale pornografico a tematica gay sui network P2P.
I coniugi di Hertfordshire, poco più che sessantenni, si sono visti recapitare dagli avvocati dello studio legale Davenport-Lyons una richiesta di risarcimento di 503 sterline per aver scaricato e condiviso un film pornografico gay, violando così il copyright della legittima casa di produzione. La lettera, similmente al caso Atari, specificava che qualora si fossero rifiutati di pagare avrebbero dovuto sottoporsi ad un costoso processo.
La coppia si è dichiarata totalmente estranea ai fatti e ha ammesso di essere rimasta basita da queste accuse:
Non guardiamo porno, etero o gay, così come non scarichiamo. Dobbiamo interpellare nostro figlio anche solo per fare un acquisto su iTunes
Michael Coyle, un esperto di media inglesi, ha deciso di indagare sul caso e ha scoperto che più di 25000 persone hanno ricevuto la stessa richiesta da parte degli avvocati della Davenport-Lyons.
Secondo lo studioso la metodologia usata potrebbe configurarsi come una truffa: molti utenti, non potendo affrontare le spese del processo, preferiscono assecondare le richieste di pagamento degli avvocati sebbene siano innocenti.