Da tempo si registra una netta tendenza alla preponderanza dei videogame nel settore dell’entertainment. I videogiochi si stanno avvicinando al giro di soldi prodotto dai film in sala e in home video e ora in Gran Bretagna hanno superato il giro d’affari della musica.
Era solo questione di tempo, del resto, prima che un settore in aumento vertiginoso sorpassasse un altro in picchiata. Arrivano così i primi dati che mostrano come la spesa in musica sarà inferiore a quella per videogiochi alla fine del 2008, 4,64 miliardi di sterline (circa 5,7 miliardi di euro) contro i soli 4,46 miliardi (circa 5,5 miliardi di euro) della musica. La videoludica ha segnato una vittoria netta, ma solo a livello di mercato, registrando nell’ultimo anno una crescita del 42%. È noto però il fatto che la musica sia in crisi di acquisti, ma non di fruizione. I videogiochi vendono più della musica, insomma, ma non sono necessariamente fruiti di più, anzi: le stime confermano che da quando la pirateria impazza si fruisce molta più musica che non in passato.
La notizia sembra comunque un’avvisaglia di un’altra che si attende per la fine dell’anno, cioè quella del sorpasso sul giro d’affari del cinema, il quale è visto come una forma di intrattenimento più direttamente concorrente, specialmente dal lato Home Video.
Ad ogni modo bisogna precisare che il calcolo non è accurato al 100% in quanto tiene conto nel giro d’affari dei videogiochi sia dell’hardware che del software, cioè sia le console che i giochi, mentre per le stime della musica non si calcolano le vendite, per esempio, degli iPod. Ma è il trend che conta.
A conferma del fatto che tale tendenza si registra anche in Italia tra il 6 e l’8 dicembre avrà luogo all’Auditorium di Roma il Game Land, un torneo mondiale che conta oltre 4.000 partecipanti e 210 console per un montepremi di 80mila euro. Le sfide saranno tutte attorno a 6 giochi: Pro Evolution Soccer 2009, Gears of War 2, Call of Duty 4 (per pc), Halo 3, Guitar Hero 3 e Sbk 08: Superbike World Championship.