Si sta per aprire l’epoca della mobilità connessa. In un certo senso si è già aperta. Gli innumerevoli benefici che questa saprà offrire saranno inevitabilmente accompagnati da aspetti delicati, da prendere in considerazione per evitare il verificarsi di episodi spiacevoli e per scongiurare potenziali pericoli. È quanto ha intenzione di fare il governo britannico, con un focus particolare sulla sicurezza dei dati personali e sulla protezione dagli attacchi.
L’obiettivo è quello di stilare delle linee guida che possano essere condivise da tutti gli automaker, nonché dalle realtà impegnate nella filiera di produzione e distribuzione dei veicoli, applicando all’ambito delle quattro ruote i principi della cybersecurity. Lord Callanan, Ministro dei Trasporti britannico, ha sottolineato come ci sia l’esigenza di agire subito, senza perdere tempo. Ne è nato un documento intitolato “The key principles of vehicle cyber security for connected and automated vehicles”, che si può tradurre con “I principi chiave della cybersecurity per i veicoli connessi e autonomi”.
Si tratta di otto principi base: le aziende sono tenute a garantire che la sicurezza sia una priorità, i produttori devono valutare potenziali rischi (soprattutto in relazione ai partner di terze parti), i sistemi di sicurezza equipaggiati dalle vetture devono risultare efficaci per l’intero ciclo vitale, i costruttori e i fornitori devono collaborare per certificare l’affidabilità di processi e prodotti, i sistemi di sicurezza devono essere ridondanti, gli automaker sono chiamati a gestire il software di bordo oltre il termine del ciclo vitale, i dispositivi dedicati allo storage delle informazioni devono essere messi al sicuro e sia i sistemi che le vetture devono poter fronteggiare eventuali attacchi continuando a funzionare.
Ovvi i riferimenti alla guida autonoma, la “next big thing” del mercato automobilistico, che ha tutte le carte in regola per andare a rivoluzionare il mondo della mobilità. Non sarà però semplice, per le autorità britanniche, far sì che tutte le linee guida dettate siano rispettate appieno, soprattutto in considerazione del fatto che un veicolo spesso nasce da partnership e collaborazioni che si estendono ben oltre i confini di uno stato o di un continente.
Nel territorio UK si sta ponendo grande attenzione al tema delle self-driving car. Nel mese di giugno, durante il suo discorso al parlamento britannico, la Regina in persona ha annunciato l’arrivo del cosiddetto “Autonomous and Electric Vehicles Bill”, una normativa che favorirà l’innovazione garantendo al tempo stesso la dovuta attenzione alla sicurezza di veicoli, conducenti e passeggeri.