Gli ultrabook rappresentato una vera incognita per Intel. Il successo di questa nuova categoria di prodotti è legato sopratutto al prezzo di vendita. I produttori taiwanese però temono che il target dei 1.000 dollari possa essere superato a causa degli elevati costi di produzione, nonostante il supporto economico da parte del chipmaker di Santa Clara.
Il diretto concorrente è ovviamente il MacBook Air di Apple che viene offerto ad un prezzo base di 999 dollari. I produttori chiedono principalmente uno sconto sul prezzo dei processori Core i5 che incide per un quarto sul prezzo complessivo. L’utilizzo di CPU meno potenti (e meno costosi) come i Core i3 è fuori discussione, in quanto il confronto con il MacBook Air sarebbe perso in partenza.
Ma non è solo il costo del processore a preoccupare i produttori. Gli ultrabook sono notebook sottili e leggeri. Per ottenere queste caratteristiche, sarà utilizzato un telaio in alluminio, una batteria ai polimeri di litio e un SSD, entrambi saldati sul circuito stampato e dunque non rimovibili. Dato che questi componenti non saranno separati, come nei notebook tradizionali, dovrà essere modificato il processo produttivo con conseguente aumento dei costi.
Insomma, per cercare di contrastare l’avanzata dei tablet, Intel rischia di commettere lo stesso errore commesso in passato con i portatili basati sulla piattaforma CULV.