I servizi offerti da Umer sono pronti a fare il loro debutto in Russia. No, non si tratta di un refuso. L’azienda non ha nulla a che vedere con Uber, almeno non in via ufficiale. Si tratta di una società che permette di organizzare un funerale via app, direttamente dal proprio smartphone e in pochi semplici passaggi. Che il logo e i colori scelti ricordino in qualche modo quelli del colosso del ride sharing è un’altra questione.
All’utente, o per meglio dire al cliente, vengono chieste alcune informazioni come il nome del defunto, la data della morte, la sua religione e l’indirizzo. Si può inoltre scegliere in quale cimitero effettuare la sepoltura, a chi affidare la cerimonia funebre, se optare per una cremazione o per una bara e persino selezionare il design della lapide. Al termine della procedura viene fornito un preventivo di spesa e un operatore si mette in contatto con il richiedente per il perfezionamento degli ultimi dettagli. Di seguito è possibile dare uno sguardo ad alcuni screenshot dell’applicazione (sì, quello sullo sfondo è inspiegabilmente un teschio della tradizione messicana).
Secondo la BCC, il termine “Umer” in russo significa “È morto”. Una scelta di cattivo gusto, secondo alcuni, destinata a causare un inevitabile fallimento dell’iniziativa. Tra questi Sergei Mokhov, autore del magazine locale Russian Archeology of Death. Se però ci si pensa bene, però, l’offerta non si discosta poi molto da quella di altre realtà che hanno fatto dell’immediatezza di un’app e dell’universo mobile il terreno fertile sul quale basare la propria fortuna: l’unica reale differenza è che in questo caso si ha a che fare con un argomento che ancora spaventa e costituisce tabù, la morte, anziché con la mobilità, la tecnologia, gli appuntamenti online o l’acquisto di qualsiasi altro bene o servizio.