UMTS vs WiMax, qual è la soluzione migliore per offrire banda larga agli utenti non raggiunti dalla classica ADSL? Se lo sono chiesti in molti e Altroconsumo ha deciso di effettuare un test sul campo reale, per cercare i pro e i contro di queste due tecnologie, così simili per l’uso finale, ma così diverse dal punto di vista tecnico.
Personalmente a quest’analisi manca un dato fondamentale, ma ci arriveremo dopo. Chi vince dunque la sfida? Nessuno, perché come sottolinea Altroconsumo, la connettività a banda larga mobile offre una capillarità sul territorio italiano molto elevata, contro il WiMax che invece si assesta in poche aree.
Viceversa, il WiMax presenta prestazioni nettamente superiori all’UMTS, cosa che lo rende dal punto di vista della velocità pura, più simile alla classica ADSL.
Né vincitori e né vinti dunque, tuttavia si suggerisce che la banda larga mobile sia a livello teorico la più promettente.
Se la copertura è già oggi molto elevata, nei prossimi anni dovrebbe debuttare la tecnologia LTE che garantirebbe un salto prestazionale notevolissimo, tale da colmare l’attuale gap con il WiMax. Ovviamente gli operatori WiMax non ci stanno, tuttavia per loro la vera discriminante sarà la rapidità con cui sapranno coprire il territorio italiano. “Le prestazioni non bastano se la copertura non c’è”.
L’analisi di Altroconsumo però continua e si focalizza sulle prestazioni medie ottenute dei vari gestori. Molto interessante notare come Tre, Tim e Vodafone abbiano prestazioni molto simili, con un leggero vantaggio di Tre per quanto riguarda le prestazioni globali. Molto indietro Wind, che presenta ancora una rete UMTS ancora troppo poco estesa.
Se i gestori mobili offrono in media 1,5Mbit reali di velocità in download, molto meglio fanno gli operatori WiMax che permettono di superare abbondantemente i 2Mbit per arrivare a punte di 4Mbit. Tuttavia le prestazioni vengono molto inficiate dalla vicinanza o lontananza del ripetitore.
In definitiva, il WiMax è l’alternativa migliore se si cerca una connessione simile a quella classica, tuttavia l’estensione della copertura dei gestori è ancora troppo bassa.
L’UMTS, è invece il più adatto a chi cerca un collegamento nomadico e per chi non necessita di collegamenti flat.
Ma come dicevo l’analisi taglia fuori una delle realtà più interessanti del wireless italiano: Eolo di NGI che sebbene basato su rete Hyperlan presenta una copertura elevatissima in tutto il nord Italia e possiede un parco clienti di oltre 31.000 unità…