Un adolescente su cinque si spoglia online

Un'indagine statistica ha evidenziato come la pratica di inviare fotografie e testi a sfondo sessuale in Rete sia seguita dalla maggior parte degli adolescenti e dei giovani online. Il fenomeno sembra essere in crescita e difficilmente controllabile
Un adolescente su cinque si spoglia online
Un'indagine statistica ha evidenziato come la pratica di inviare fotografie e testi a sfondo sessuale in Rete sia seguita dalla maggior parte degli adolescenti e dei giovani online. Il fenomeno sembra essere in crescita e difficilmente controllabile

Un adolescente su cinque ammette di aver inviato almeno una volta una fotografia che lo ritraeva nudo o seminudo attraverso il telefono cellulare o un messaggio email. Il dato proviene da una ricerca [pdf] condotta negli Stati Uniti dalla Campagna Nazionale per la prevenzione delle gravidanze indesiderate tra gli adolescenti (NCPTUP) in collaborazione con il portale per teenager CosmoGirl.com. I dati emersi dall’indagine statistica indicano una sensibile precocità sui temi legati al sesso da parte degli adolescenti statunitensi, che identificano nel Web e nei telefoni cellulari i sistemi più consoni per esprimere la loro sessualità.

La ricerca è stata condotta su un campione di circa 1300 individui, suddivisi in due grandi gruppi: gli adolescenti, con età tra i 13 e i 19 anni e i giovani adulti, con una età compresa tra i 20 e i 26 anni. Intervistati sulla loro condotta online e le loro abitudini, i giovani hanno fornito dati particolarmente interessanti per comprendere il loro rapporto con la sessualità mediato da computer e telefoni cellulari. Una adolescente su cinque ha confermato di aver inviato almeno una volta una fotografia che la ritraeva senza veli, pratica seguita anche dai maschi ma con una percentuale lievemente inferiore pari a circa il 18%. Dati destinati ad aumentare nella fascia dei giovani adulti: un ventenne su tre conferma di aver inviato almeno una fotografia che lo ritraeva nudo o semisvestito; anche in questo caso la percentuale femminile (36%) è più alta rispetto a quella maschile (31%).

L’espressione della propria sessualità online non si esprime solamente attraverso l’invio di fotografie senza veli, ma anche con l’utilizzo delle chat, dei sistemi di messaggistica istantanea e degli SMS sul cellulare. Il 39% degli adolescenti dichiara di inviare messaggi a sfondo sessuale, percentuale che raggiunge il 59% tra i ventenni. In questo caso, sono gli individui maschi ad inviare un maggior numero di messaggi legati al sesso rispetto alle femmine.

Nella maggior parte dei casi, l’invio di fotografie e messaggi interessa la corrispondenza tra individui che si frequentano e che hanno una relazione stabile. Circa il 70% degli intervistati ha infatti confermato di aver inviato materiali a sfondo sessuale al proprio partner. Tuttavia, il 21% delle adolescenti e il 39% degli adolescenti dichiarano di aver spedito immagini e testi allusivi a persone conosciute da poco, ma con le quali speravano di instaurare un rapporto stabile. Il 15% del campione ha invece dichiarato di aver inviato almeno una volta una immagine senza veli a qualcuno conosciuto solamente online.

La ricerca dimostra come la comunicazione mediata da computer e telefono cellulare porti talvolta ad alcune distorsioni, rendendo meno evidenti i rischi cui si può andare incontro attraverso l’invio di messaggi o immagini compromettenti. Tale valutazione vale principalmente per la fascia più a rischio del campione degli intervistati, ovvero quella dei minorenni, che spesso non possono fare affidamento su sufficienti protezioni e barriere quando si relazionano online. Nonostante il 70% del campione dichiari di essere consapevole sui rischi legati all’invio di contenuti a sfondo sessuale, il fenomeno continua a coinvolgere un alto numero di adolescenti e ventenni.

Per quasi un intervistato su due (47% circa) è naturale che i contenuti a sfondo sessuale siano condivisi online anche con soggetti terzi, come amici e conoscenti, attraverso email e sistemi di messaggistica istantanea. Una pratica che porta spesso alla diffusione delle immagini senza alcun controllo e alla pubblicazione delle stesse in aree pubbliche della Rete con evidenti risvolti sul piano della privacy. Problemi sui quali gli intervistati sembrano essere coscienti, ma che nella realtà dei fatti non portano a un cambiamento delle proprie abitudini online.

La ricerca ha infine cercato di capire come gli atteggiamenti legati alla sessualità condotti online possano riflettersi sulla vita reale al di qua dello schermo. Il 22% degli adolescenti e il 28% dei giovani adulti ha dichiarato di mantere una condotta maggiormente aperta e aggressiva dal punto di vista sessuale solamente online. Il 38% degli adolescenti e il 40% dei ventenni ha invece dichiarato che l’invio di contenuti a sfondo sessuale, che li riguarda, attraverso la Rete rende molto più semplice la fase successiva all’incontro online con il primo appuntamento. Infine, il 29% dei ragazzi e il 24% dei giovani adulti ha risposto al sondaggio sottolineando come l’invio di foto e messaggi allusivi sia un passaggio necessario prima di un appuntamento vero e proprio.

Sulla base dei risultati ottenuti, la NCPTUP teme che la progressiva precocità nelle abitudini sessuali favorita anche dai nuovi mezzi di comunicazione possa portare a un progressivo aumento delle gravidanze indesiderate, specialmente in età adolescenziale. I dati indicano, però, una sostanziale diminuzione del fenomeno con un calo delle gravidanze inattese tra i giovani di circa un terzo rispetto ai dati registrati negli anni ’90. La disinvoltura con la quale vengono inviati contenuti a sfondo sessuale online e attraverso i telefoni cellulari solleva, però, non pochi interrogativi sulla tutela della privacy dei più giovani online e sui rischi per i minorenni.

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