Tornare al mondo dell’era pre-Web è possibile? In molti ci hanno provato, tutti per periodi più o meno brevi, anche in terra italica. Basti pensare come lo scorso febbraio il giornalista Beppe Severgnini si sia disconnesso dalla Rete per una settimana, per poi riapparire su un medium ben più classico, ovvero il salotto televisivo di Daria Bignardi. Ma c’è chi ha deciso di spingersi addirittura oltre: Paul Miller di The Verge, il quale tenterà di rimanere lontano dalle gioie del Web per circa un anno.
L’esperimento è partito il primo maggio e proseguirà per ben 365 giorni. Niente computer, nessun social network, addirittura alcun device da taschino per poter inviare una mail di lavoro o leggere un SMS. Si torna al telefono fisso, alle lettere su carta, ai rumori molesti del fax. Ma quali sono i motivi di una simile scelta? È lo stesso Miller, senior editor di una delle testate più “internettiane” esistenti, a spiegarlo: la necessità di prendere le distanze da qualcosa che si ama in modo maniacale. E motiva così la propria scelta che si fa esperimento:
«Voglio guardare Internet da lontano. Separandomi dalla costante connettività, posso capire quali aspetti siano di vero valore e quali delle distrazioni e quali ancora stanno corrompendo il mio animo. Ciò che mi preoccupa è che sono così dipendente da Internet che ho trovato modi per riempire con esso ogni spazio della mia vita e sono sicuro che Internet abbia invaso dei luoghi che non gli appartengono».
Il progetto si esplica in una dettagliata “ricetta” di allontanamento della Rete, una sorta di checklist, identica a quella che i dietologi chiedono di seguire alla lettera ai pazienti con problemi di sovrappeso. Non solo non vi sarà accesso a Internet, ma Miller non potrà chiedere a terzi di verificare informazioni in Rete per suo conto, utilizzare servizi che abbiano a che fare solo in maniera collaterale con il Web, come ad esempio i file multimediali salvati in locale che richiedono una connessione di verifica prima di essere riprodotti, e nemmeno utilizzare consapevolmente collegamenti telefonici su rete fissa che si appoggino a un protocollo VoIP. Si potranno usare invece le carte di credito, nonostante tutti i POS siano ormai interconnessi in Rete, perché difficile sarà fare altrimenti.
L’editore, in questi 12 mesi, non smetterà però di lavorare. I suoi interventi per The Verge verranno scritti su carta e per le fotografie si ricorrerà alla pellicola. Un addetto, che lavorerà a distanza da Miller per non farlo cadere in tentazione, provvederà quindi all’upload di ogni materiale. Vi saranno, poi, delle piccole irruzioni in video. E chi volesse commentare l’impresa, come potrà muoversi? Niente di più semplice: basterà inumidire un francobollo e spedire una lettera, non appena la casella postale di riferimento sarà resa disponibile.