Un bollino identificativo per la musica online

Si chiama GRid. Creato da IFPI e RIAA, permetterà di monitorare la vendita di musica online per compensare artisti ed autori.
Un bollino identificativo per la musica online
Si chiama GRid. Creato da IFPI e RIAA, permetterà di monitorare la vendita di musica online per compensare artisti ed autori.

La IFPI (Federazione Internazionale dell’Industria Fonografica) e la RIAA (Recording Industry Association of America) hanno rilasciato un bollino elettronico che dovrà essere applicato ad ogni brano venduto o scambiato su Internet. Il GRid (Global Release Identifier) viene definito dall’IFPI come «un passo importante per sviluppare un modo efficiente e legittimo di distribuire musica online».

«Dal momento che la musica viene offerta sempre di più in formato elettronico», spiega l’IFPI in un comunicato, «è importante essere in grado di tracciare ed identificare accuratamente la musica prodotta, ceduta, autorizzata e distribuita». Il GRid è una versione elettronica dell’UPC (Universal Product Code) il codice stampato su ogni CD. La RIAA e l’IFPI ci lavoravano dal gennaio del 2001.

Paul Jessop, chief technology officer dell’IFPI, ha espressamente dichiarato che il dispositivo non è progettato per tenere traccia delle canzoni scambiate tramite i circuiti peer-to-peer. L’adozione del GRid, almeno all’inizio, sarà volontaria. Chi vorrà utilizzarlo dovrà pagare all’IFPI una tariffa annua di 150 sterline inglesi, circa 266 euro. Nelle intenzioni dei discografici, il GRid permetterà agli artisti e agli autori di essere pagati adeguatamente.

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