In questo periodo si fa un gran parlare di Google Glass, soprattutto dopo l’emergere di indizi che sembrano puntare verso una commercializzazione ormai alle porte. Oggi si può dare uno sguardo a quello che potrebbe rappresentare il futuro del dispositivo, ovvero all’evoluzione che nei prossimi anni potrebbe interessare un concept già definito da più parti innovativo e rivoluzionario: è stato scovato un nuovo brevetto, depositato da bigG presso USPTO (United States Patent and Trademark Office) nel settembre 2011.
La documentazione e le immagini allegate (in apertura) mostrano un device costituito da due lenti, una per ogni occhio. Con questo approccio sarebbe possibile mostrare all’utente immagini in tre dimensioni, sovrapponendole al campo visivo in modo da creare un’esperienza di realtà aumentata ancora più immersiva e coinvolgente. Altro dettaglio non di poco conto, ognuna di esse è posizionata in altezza al centro dell’occhiale e non in prossimità del bordo superiore. Questo lascia intendere che non sarà necessario guardare verso l’alto (come invece accade con la versione attuale) per consultare le informazioni visualizzate.
Questo richiederà però, per forza di cose, una tecnologia che sappia riconoscere le condizioni dell’ambiente circostante, così da non ostruire il campo visivo regolando in tempo reale luminosità, saturazione e trasparenza di quanto mostrato. Ovviamente è troppo presto per poter fare ipotesi sul lancio: potrebbe trattarsi semplicemente di un tentativo, da parte del gruppo di Mountain View, di tutelare un concept in vista di evoluzioni future del progetto che potrebbero anche non concretizzarsi.
Da segnalare che, per quanto mostrato dal brevetto, l’idea ricorda da vicino quella degli Epson Moverio, occhiali presentati nei mesi scorsi dall’azienda giapponese. Ovviamente da bigG non giungono chiarimenti sulle informazioni trapelate: si attendono però a breve novità sul destino dei Google Glass di prima generazione, vero e proprio desiderio di molti appassionati hi-tech.