La tecnologia è oramai un alleato fondamentale della medicina, che sfruttandone le potenzialità continua a sviluppare nuove soluzioni per la cura dei pazienti. L’ultima idea giunge dal Politecnico Federale di Losanna, in Svizzera, ove un team di ricercatori ha realizzato un piccolo impianto da 14 mm in grado di monitorare alcuni parametri direttamente dall’interno delle arterie, con la possibilità di comunicare i risultati ad uno smartphone.
Tale dispositivo viene impiantato senza particolari problemi all’interno del corpo del paziente, avviando sin da subito le proprie attività: esso è in grado di registrare informazioni in tempo reale su un massimo di 5 sostanze presenti nel sangue contemporaneamente, come ad esempio alcune proteine che permettono di determinare l’occorrenza di attacchi cardiaci, oppure glucosio, ATP ed altre sostanze presenti nel sangue.
Il chip in questione è in grado anche di comunicare quanto registrato all’esterno utilizzando il protocollo Bluetooth, associandosi ad uno smartphone per la trasmissione dati. Senza fili è anche l’alimentazione del device, di tipo induttivo: un apparecchio dall’esterno può infatti fornire un’energia pari a 100 milliwatt attraverso la pelle del paziente, eliminando la presenza di componenti atti ad alimentare i circuiti elettronici che costituiscono l’impianto.
Un simile device potrebbe dunque rivelarsi fondamentale nella cura di specifiche patologie, sia in fase di diagnosi che in fase di analisi dei farmaci da utilizzare, potendo esaminare svariati parametri direttamente dall’interno, in maniera semplice e veloce. Qualora dovesse attecchire, il dispositivo potrebbe vedere inoltre presto l’arrivo di svariati nuovi sensori, potendo ampliare le proprie funzionalità ed allargando le opportunità d’uso nel campo medico.