Dopo aver dato vita all’AIPTV, ovvero l’associazione che riunisce tutti i provider nazionali IPTV, Telecom Italia, Fastweb e Wind puntano sempre più alle “sinergie”, nella convinzione che sia questa la via migliore per la diffusione dell’IPTV in Italia.
Stavolta i tre provider hanno progettato la produzione e la distribuzione di un decoder unico per la piattaforma, un apparecchio capace di ricevere e consentire la fruzione indistintamente di tutte le offerte, a pagamento o gratuite, messe in piedi dai tre operatori.
L’obiettivo è chiaramente quello di abbattere i costi di produzione e di aggiornamento del decoder, spese che attualmente i tre provider sostengono singolarmente per il proprio “set top box”, ma che in futuro saranno divise tra loro in modo da poter avere constistenti risparmi produttivi, con verosimili riflessi vantaggiosi anche sui clienti, dato che un costo di gestione più basso potrebbe consentire al provider di abbassare i costi d’accesso alla piattaforma per il cliente.
Vantaggi che comporterebbero inoltre l’apertura dell’IPTV a piattaforma digitale distributiva vera e propria, slegata per quanto possibile dalle singole offerte ADSL degli operatori e capace di ospitare contenuti prodotti da terzi nella stessa maniera in cui accade per le altre piattaforma televisive digitali attualmente disponibili.
Il nuovo decoder potrebbe arrivare a novembre e come gli attuali apparecchi “brandizzati” attualmente a disposizione, anche il nuovo avrà la possibilità di essere collegato alla normale antenna televisiva, in modo da poter ricevere, in un solo apparecchio, tutti i canali del DTT disponibili in zona, ponendo pertanto l’IPTV in primo piano nello scenario della migrazione al digitale che tutti i più grandi paesi occidentali stanno preparando.