La tecnologia informatica si rivela davvero democratica quando è in grado di includere la maggior parte degli utenti, rendendosi accessibile anche a chi è diversamente abile. Numerose associazioni di non vedenti, per esempio, si battono da tempo per una migliore accessibilità nel campo informatico che sia in grado di consentire anche a chi ha problemi di vista di utilizzare senza particolari impedimenti i PC e gli altri dispositivi elettronici. Un nuovo concept per la realizzazione di un ebook in braille sembra ora aprire un nuovo spiraglio per i tanti non vedenti desiderosi di abbattare le attuali barriere che impediscono loro di interagire con le soluzioni informatiche.
Concepito dai designer Seon-Keun Park, Byung-Min Woo, Sun-Hye Woo e Jin-Sun Park, il Braille E-Book ricorda molto da vicino il famoso lettore di libri elettronici Kindle. A differenza del dispositivo prodotto da Amazon, il display del concept da poco presentato è in grado di riprodurre sullo schermo le piccole asperità tipiche della scrittura per non vedenti. I piccoli punti in rilievo consentono infatti a chi ha problemi di vista di leggere un testo facendo scorrere le dita sulla superficie. Una soluzione geniale, concepita da Louis Braille, che permette da quasi due secoli ai non vedenti di leggere i testi attraverso il tatto.
A causa del particolare processo di produzione per realizzare i punti in rilievo, i libri in braille sono generalmente molto costosi e poco pratici da trasportare a causa del volume occupato dall’insieme delle pagine rilevate. Partendo da questo presupposto, i progettisti hanno immaginato la realizzazione di un ebook in grado di riprodurre istantaneamente le pagine in braille su uno schermo dinamico. Per ottenere tale obiettivo, i designer suggeriscono l’utilizzo della tecnologia EAP (Electroactive Polymers), una soluzione che consente di modificare le asperità dello schermo attraverso alcuni specifici segnali elettromagnetici. Soluzioni analoghe sono già utilizzate per alcune tastiere in braille per la lettura dei testi al PC, ma fino a ora nessuno aveva ancora proposto un progetto organico per trasferire la medesima tecnologia in un lettore di ebook per non vedenti.
Benché il lavoro dei progettisti sia al momento un semplice concept, il Braille E-book dimostra come le tecnologie necessarie per realizzare un lettore di testi elettronici per chi ha problemi di vista siano ormai disponibili e solo in attesa di essere unite e assemblate in un dispositivo dalle enormi potenzialità. Alcuni ebook, come l’ultima versione di Kindle, contengono al loro interno un sintetizzatore vocale in grado di leggere i testi memorizzati. Tali soluzioni costituiscono un valido aiuto per i non vedenti, ma non possono comunque sostituirsi alla possibilità di accedere materialmente a un testo, scorrendo le pagine e giungendo rapidamente ai contenuti ricercati attraverso l’esperienza tattile della scrittura braille.
Le possibilità tecnologiche per non escludere gli utenti non vedenti esistono, eppure per opportunismo o mere ragioni economiche non vengono spesso sfruttate e implementate a dovere. I progettisti del Braille E-book auspicano che il loro concept possa smuovere qualcosa, inducendo alcuni produttori a investire nuove risorse nella ricerca e nella produzione di nuove soluzioni per rendere davvero l’informatica – elemento sempre più centrale nella vita di ognuno di noi – accessibile a tutti.