Il tetto prefissato da Mozilla era di 5 milioni di download, ma le prime 24 ore di Firefox 3 hanno portato con sé ben 8,8 milioni di copie scaricate, rendendo così l’impresa promossa dal Download Day meritevole secondo alcuni di essere valutata per essere inserita nel Guinnes dei primati. Non si tratta però dell’unico record ottenuto dalla fondazione: a solamente cinque ore dalla sua nascita ufficiale, Firefox 3 ha evidenziato una prima grave vulnerabilità, prontamente segnalata da TippingPoint. Attualmente, la terza incarnazione di Firefox ha superato i 17 milioni di download, mostrandosi una minaccia sempre più consistente al predominio di Internet Explorer. Non è però tutto oro ciò che luccica: secondo alcuni analisti del settore infatti, più del 50% di chi ha scaricato Firefox 3 era già utente della seconda versione del browser.
Mozilla ha in questi giorni confermato l’esistenza della vulnerabilità evidenziata dai ricercatori dell’azienda TippingPoint, rassicurando nel contempo gli utenti sui rischi a cui sono stati esposti: «il problema è attualmente sotto investigazione», ha dichiarato Window Snyder all’interno del Mozilla Security blog. «Per proteggere i nostri utenti, i dettagli del problema rimarranno blindati finché non sarà disponibile una patch. Non esiste un exploit pubblico, i dettagli sono privati e quindi i rischi per gli utenti sono minimi». Non appena sarà disponibile la patch, verrà prontamente segnalata e discussa da TippingPoint all’interno degli avvisi relativi alla Zero Day Initiative.
Se da un lato i numeri sbandierati da Mozilla sulla diffusione di Firefox 3 risultano decisamente significativi riguardo la diffusione del browser, dall’altro alcuni ricercatori di mercato stimano che il 53% dei download di Firefox 3 sia stato effettuato da chi era già utente della seconda versione del browser; ciò comporterebbe una percentuale reale di nuovi utilizzatori non superiore al 25%. Internet Explorer detiene attualmente il 74% del mercato, mentre Firefox si attesta su un 18%, con la terza versione a contribuire per circa un 4% del totale. È bene non dimenticare comunque l’incombente presenza di Internet Explorer 8, che con il suo arrivo definitivo dovrebbe dare nuova linfa al browser di casa Microsoft. In definitiva, Firefox ha vinto la sua battaglia, ma la guerra dei browser è ancora lunga.