Un investimento in Zopa voi lo fareste?

Un investimento in Zopa voi lo fareste?

Uno spettro aleggia sul Web italiano? Forse no, ma a distanza di alcuni giorni dal suo lancio ufficiale, Zopa rimane per molti un piccolo enigma dalla Rete ancora da decodificare e capire. Come ho scritto nell’approfondimento di questa settimana, il portale online offre un innovativo sistema per mettere in comunicazione chi è disposto a prestare denaro con gli utenti che necessitano di un prestito. Zopa svolge una funzione di intermediario, “tagliando” fuori gli istituti tradizionali talvolta più avidi del necessario.

Il sistema ha già dato ottimi risultati in Gran Bretagna, spingendo gli investitori del portale a varcare prima l’oceano giungendo negli USA e poi la Manica per giungere in Italia. Grazie al suo sistema di smistamento e gestione dei soldi investiti dagli utenti, Zopa fornisce un buon paracadute nei casi di insolvenza e degli inconvenienti che si possono presentare in un settore delicato come quello del prestito.

Nonostante sia attivo già da qualche mese nella sua formula a inviti, Zopa non è ancora molto conosciuto dal popolo del Web italico. Basta consultare qualche forum online o il sempre presente Yahoo! Answers per rendersene conto. Proprio sul sito di domande e risposte, un utente chiede fiducioso al Villaggio Globale: “Avete mai prestato denaro tramite Zopa?”. Poche e generiche le risposte fornite dagli utenti della community. Davy86 ammette pacifico la propria ignoranza con un lapidario: “Ma ki è Zopa?”. Un altro utente rivela di essersi iscritto, ma di non essere ancora riuscito a venire a capo del regolamento, in alcuni passaggi un poco criptico, per usufruire dei servizi del portale. Dani, invece, il servizio è riuscita a provarlo e ne è rimasta soddisfatta: “Io li ho prestati. Ho investito 100 x prova e ne investirò ancora..”

Luca C sposta il dibattito sulla tassazione imposta dallo Stato italiano sui guadagni derivati dai prestiti finanziari, che non consentirebbero agli utenti di Zopa Italia i medesimi e incoraggianti introiti ottenuti dai prestatori britannici: “Avevo chiesto anche io un parere un paio di mesi fa ma nessuno sapeva nulla. Quello che ti posso dire è che il progetto, dopo che i datori hanno conferito la prima liquidità, è partito ufficialmente il 16 gennaio scorso, e cioè da quella data anche i prenditori hanno potuto iniziare a fare le loro offerte. Certo che fra spese varie e tassazione (non alla fonte!) mi sa che il rendimento è ben lontano dal 7% medio registrato negli ultimi anni da Zopa in UK come dicono sul sito, visto anche che là il livello dei tassi è ben diverso che nell’area Euro”.

Per guadagnare qualche soldo online con investimenti anche minimi, voi ve la sentireste di prestare del denaro su Zopa? Su quali dati basate il vostro scetticismo o il vostro ottimismo? Rompete gli indugi e fatemi sapere…

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