Un italiano su tre è favorevole ai farmaci online

La vendita di farmaci in rete è una pratica illegale, ma il 33% degli italiani sembra favorevole. I Nas di Milano hanno però denunciato 700 persone.
Un italiano su tre è favorevole ai farmaci online
La vendita di farmaci in rete è una pratica illegale, ma il 33% degli italiani sembra favorevole. I Nas di Milano hanno però denunciato 700 persone.

Un italiano su tre è disposto ad acquistare farmaci online. Il dato emerge da un’analisi condotta dall’Agenzia Italiana del Farmaco, secondo cui il 33% degli intervistati si è dichiarato favorevole nei confronti di tale procedura di acquisto. Una percentuale piuttosto alta, derivante con ogni probabilità da uno scarso livello di informazione in materia e dal semplice desiderio di raggiungere il prodotto con importanti risparmi sul prezzo finale.

La vendita di medicinali attraverso la rete è infatti tassativamente vietata dalla legge italiana, con forti sanzioni per chi dovesse macchiarsi di tale reato. Solo il 19% è a conoscenza dell’illegalità di tale pratica, come sottolineato dal direttore generale dell’AIFA Guido Rasi nel corso di un convegno tenutosi nella giornata di ieri per fare il punto della situazione. Rispetto al passato, Internet è diventato un mezzo sempre più apprezzato dai venditori di farmaci online, il più delle volte contraffatti: reclutare clienti o collaboratori disposti a commercializzare tali prodotti è diventata una pratica più semplice grazie alla rete, con nuovi siti web che nascono ogni giorno promettendo un risparmio economico che si trasforma in molti casi in danni per la salute degli ignari clienti.

A distanza di pochi mesi dalle dichiarazioni di Domenico di Giorgio, responsabile delle attività anticontraffazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco che da tempo tenta di fare ostruzionismo nei confronti del traffico nero dei medicinali, la lotta allo spaccio di farmaci in rete continua senza sosta. Il contrabbando di prodotti medicinali è in grado di fruttare anche alcune migliaia di euro al mese a chi riesce a mettere in piedi una filiera di distribuzione ben assortita. La provenienza dei farmaci è in molti casi sconosciuta, così come l’effettiva efficacia dei prodotti venduti, il cui prezzo inferiore alla media funge da specchietto per le allodole.

Nel frattempo il reparto Nas dei Carabinieri di Milano ha portato a termine un’indagine culminata con circa 700 arresti ed oltre 360 mila prodotti farmaceutici sequestrati soltanto nelle ultime ore. Provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione Europea, tali farmaci sono risultati privi di autorizzazione alcuna.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti