Negli Stati Uniti, l’FBI ha arrestato un altro presunto membro del gruppo di hacker LulzSec, con l’accusa di aver partecipato all’attacco informatico avvenuto nel 2011 ai danni di Sony. Rischia fino a 15 anni di carcere e si chiama Raynaldo Rivera.
Se i giudici lo riconosceranno colpevole, il ragazzo sconterà dunque la pena per quanto fatto tra l’aprile e il maggio del 2011, quando i server Sony furono attaccati e furono rubati decine di milioni di dati personali degli utenti iscritti ai servizi del gruppo nipponico. Raynaldo Rivera sarebbe tra l’altro proprio quella persona che, su Pastebin, pubblicò i dati online e che annunciò l’operazione contro Sony tramite Twitter.
Secondo le autorità statunitensi, questo attacco è costato a Sony più di 600.000 dollari. Con i nickname neuron, royal e wildicv, Rivera avrebbe sfruttato un servizio proxy per camuffare il suo indirizzo IP e attaccare i server del gruppo nipponico via SQL Injection. Si tratta del secondo membro del collettivo hacker LulzSec ad esser arrestato dalle autorità per l’attacco contro le infrastrutture di Sony Pictures Entertainment.
Si ricorda infatti che Cody Kretsinger è stato arrestato nel 2011 per lo stesso attacco informatico, e sarà giudicato il 25 ottobre. Secondo quanto ha dichiarato un procuratore federale, sconterà una condanna inferiore ai 15 anni di carcere massimo previsti per reati di tale genere, mentre Sabu, invece, continua ancora oggi a collaborare con il Federal Bureau of Investigation.