Nato nel 2005 dall’acquisizione di Keyhole, Earth voleva essere inizialmente uno dei tanti progetti con i quali Google intendeva rendersi pioniere in un settore ancora inesplorato quale quello dei viaggi nel mondo mediante un software per PC. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, e giorno dopo giorno Earth ha raccolto sempre più consensi nella popolazione del web, fino a raggiungere il traguardo odierno del miliardo di download.
Nel corso degli ultimi sei anni, dunque, Google Earth è stato scaricato oltre un miliardo di volte, sia nella tradizionale forma di applicazione desktop, sia come client mobile che come componente aggiuntivo per browser. Un miliardo di download significa un miliardo o forse più di viaggi intrapresi da altrettante persone diverse, le quali comodamente sedute alla propria scrivania hanno potuto esplorare ogni angolo del globo, sognando di essere lì oppure progettando una visita futura.
Il nastro tagliato da Earth in questi giorni non era neppure ipotizzabile dagli ingegneri di Mountain View che ne hanno curato le prime versioni, eppure è giunto a suon di click da parte degli utenti, entusiasti delle funzionalità introdotte dagli sviluppatori durante gli ultimi anni. Diversi sono stati anche gli utilizzi didattici di Google Earth, il quale ha permesso al professor David Kennedy di rintracciare alcune tombe risalenti ad oltre 2000 anni fa, senza muoversi dal proprio ufficio, scandagliando un’area vasta diverse centinaia di kilometri quadrati sullo schermo del proprio computer.
Proprio per dimostrare l’importanza di Earth per i navigatori del web, Google ha creato il portale One World, Many Stories, il quale raccoglie le testimonianze di numerosi utenti i quali grazie al software realizzato nei laboratori di Mountain View hanno potuto sognare ad occhi aperti, trasferendosi virtualmente sulla luna per poi tuffarsi nei fondali degli oceani. Ed intanto la cifra continua a crescere: un miliardo ed uno, un miliardo e due…