Sembrano non conoscere crisi le epidemie online. Secondo numerosi esperti in sicurezza informatica, i virus presenti in Rete potrebbero presto superare il milione di “specie” diverse. La crescita esponenziale del numero di malware sarebbe causata dalla progressiva diffusione dei software antivirus, che avrebbe costretto negli ultimi anni i pirati informatici a creare e sviluppare costantemente nuove varianti per aggirare gli applicativi di difesa.
Secondo Sophos, società specializzata nella sicurezza online, circa un quarto di tutti i virus oggi in circolazione sarebbero stati creati negli ultimi sei mesi. «Circa l’85 – 90% dei malware vengono praticamente neutralizzati immediatamente. I creatori di virus informatici non possono più contare sui guadagni di un tempo perché gli utenti, business e consumer, sono diventati molto più attenti alla sicurezza negli ultimi cinque anni. Il numero di allegati infetti alle email inoltrati ad altri utenti è passato da una frequenza di 1 a 40 (circa cinque anni fa) all’attuale 1 a 1000» ha confidato Paul Ducklin (Sophos) alla testata PcWorld.
Una maggiore consapevolezza dei rischi legati alla sicurezza online e migliori sistemi di identificazione, e neutralizzazione, dei malware sarebbero dunque alla base della progressiva diminuzione del numero di infezioni. Per adattarsi al nuovo panorama, i pirati informatici hanno dovuto differenziare la loro offerta, creando numerose mutazioni dei loro virus e implementando nuove soluzioni per irrompere nei computer.
Negli ultimi tempi, gli esperti di sicurezza online hanno così registrato una considerevole proliferazione di siti Web appositamente creati per sfruttare le falle di sicurezza dei browser e dei sistemi operativi. Mentre il download diretto di malware sta diventando un fenomeno meno frequente, in virtù dei programmi di protezione sempre più presenti e diffusi, l’esecuzione di codice arbitrario e la deviazione del traffico online verso lidi digitali poco affidabili sembra essere la nuova chiave di volta per le attività illecite di numerosi pirati informatici.
Il primo virus informatico fu identificato nella rete Arpanet nei primi anni Settanta. Si diffondeva attraverso il sistema operativo TENEX e restituiva agli utenti il messaggio: «Arrivo di soppiatto, prova a prendermi se ci riesci (I’m the creeper: catch me if you can)». Da allora, i malware si sono evoluti rapidamente, adattandosi ai sistemi operativi sempre più complessi e all’inarrestabile crescita della Rete. Senza una sensibile inversione degli attuali trend, la famiglia dei virus informatici raggiungerà il milione di specie entro la fine del 2008, a circa trent’anni dalla prima infezione.