Il campo minato del nanopublishing italiano si sta per arricchire di un nuovo attore. Il nome nuovo è quello di “I say Blog!“, network ancora non attivo a livello ufficiale ma ormai prossimo alla presentazione. I say Blog! entra sulla scena al fianco di Blogo (Dada), Webnews (HTML.it), Blogosfere (Sole24Ore) e CommunicaGroup (Libero.it): un gruppo folto ed eterogeneo pronto a dividersi una piazza sulla quale, peraltro, sembra esserci davvero spazio per tutti.
I say Blog! non nasce certo dal nulla: Geekissimo è già oggi un blog ampiamente conosciuto dagli assetati di feed ed è questa la prima mattonella del nuovo progetto assieme a Dissacration.com e Theapplelounge.com. Il lancio, che potrebbe avvenire in occasione della prossima Triennale di Milano (la start-up è presente nell’elenco delle matricole del MiniBar organizzato in parallelo all’evento), prevede un corpo iniziale di 15 blog su piattaforma WordPress con numero previsto in crescendo fino a 30 unità entro il 2008 e 50 entro l’anno successivo. Ma il team promette fin da subito qualità, non quantità: «Crediamo infatti che solo puntando sulla qualità si possano ottenere risultati: solo con post di qualità la gente si passa la parola, ti linka, ricevi visite dai motori, crei rumore. In questo contesto c’è ovviamente la necessità di creare post originali, video, dare il via ad iniziative anche nel reale, incontri, risposte ai commenti continue ed immediate».
A gestire il network sarà la Elibeta Srl a cui fanno capo David Di Tivoli, Angelo di Veroli, Alex Zarfati e Beny Raccah. Il nucleo fondatore ha le idee chiare: «abbiamo l’obiettivo di raggiungere la media di 10mila pagine viste per blog dopo il primo anno di attività». Ogni blog vivrà una vita propria, con dominio e caratteristiche univoci senza vincolanti legami alla casa madre. Per questo motivo nessuna strategia editoriale specifica è stata ad oggi ipotizzata: «L’ideale è creare il giusto mix di qualità, quantità, che possa portarci a raggiungere ottimi guadagni senza sacrificare la bontà del materiale, troppo spesso sacrificata per il Dio Google/Denaro». Nessuna indicazione aggiuntiva viene fornita circa le altre tematiche sviluppate nei blog in apertura, anche se alcuni rami sono già in qualche modo prenotati: «politica, medicina, gossip, tecnologia, videogiochi, video virali, finanza, motori, cucina».
Di Tivoli ci spiega come la scelta dei blogger sarà compiuta in base alla passione trasmessa ed alla competenza sull’argomento: niente “mercenari” della scrittura, insomma, ma solo passionalità messa nero su bianco per riuscire ad ottenere prodotti originali e di valore: «La blogosfera italiana secondo noi è abbastanza piatta, con pochi blogs di riferimento e tutti individuali, con una scarsissima percentuale di materiale originale (è pratica comune tradurre da blogs esteri). Il nostro intento è creare la notizia o contenuto, non riportarla o subirla, ove possibile ovviamente».
Su specifica domanda, quindi, l’allungo finale: «Per quanto riguarda il discorso degli altri nanopublishers, sinceramente pensiamo ci siano dei buoni prodotti in giro, ma niente di trascendentale o di inarrivabile. Anti-Blogo? Loro sono i leaders, per cui puntiamo a superarli».