Oggi in un post del forum della sezione Adsl mi è stato fatto notare quanti termini tecnici si usino, e il più delle volte incompresi dagli utenti meno preparati.
Visto che un’enciclopedia sarebbe troppo (per questo esiste google…), credo sia utile per tutti un piccolo Wiki per districarsi nel complicato mondo delle reti o almeno per capirci un pò di più all’atto di dover scegliere un Provider.
Discutendo di connettività, soprattutto all’atto di scegliere il proprio futuro Isp di servizi a banda larga, troviamo usati questi termini: Wholesale, Ull e Shared Access.
3 “parolacce” a prima vista complicate, ma in realtà sinonimo di situazioni molto semplici.
Wholesale indica quelle tipologie di connessioni che vengono vendute da un Isp ad un altro Provider. Telecom per esempio, vende all’ingrosso l’accesso alle proprie rete e il servizio si chiama appunto Wholesale Telecom. Altri Isp effettuano servizi simili ma in maniera nettamente inferiore a Telecom (ovviamente).
Ull sta per Unbulding Local Loop e in termini molto semplici indica quei Provider che danno la possibilità all’utente di staccarsi del tutto da Telecom per la fonia e i dati usufruendo di apparecchiature di proprietà delle centrali e affittando “l’ultimo miglio” del doppino da Telecom.
Lo Shared Access invece assomiglia molto all’Ull ma in questo caso l’indipendenza da Telecom avviene solo sul fronte dati e non in quello voce.
L’Isp infatti nelle centrali avrà di sua proprietà solo apparecchiature per la connettività e non per la fonia.
Spesso si parla di centrali telefoniche, ma perchè? e cosa sono?
Le centrali integrano le apparecchiature a cui noi tramite i doppini siamo collegati, ci permettono di instradare le telefonate e di entrare in internet. Solitamente ce ne è una per ogni paese, di più se gli abitanti sono tanti (circa una ogni 20.000 abitanti).
La distanza casa-centrale spesso poi è fondamentale per la qualità dei collegamenti. Più vicina è la centrale e più la linea sarà buona o con meno problemi.
Si parla poi spesso di differenza tra i Ip pubblici (statici e dinamici) e Ip privati; ma quali sono le vere divergenze?
L’Ip sappiamo è il nostro indirizzo di riferimento su internet che ci viene attribuito ad ogni nostra connessione.
Di norma i Provider assegnano Ip pubblici dinamici cioè che cambiano ad ogni connessione. Gli Ip statici vengono rilasciati nelle connessioni pro magari quelle destinate ad uso aziendale dove l’Ip fisso può servire per creare server o applicazioni avanzate.
Alcuni isp invece rilasciano Ip privati del tutto simili a quelli che ci creiamo per le nostre reti Lan di casa.
Scopo sarebbe quello di far condividere lo stesso Ip pubblico a tanti utenti per risparmiare sulle classe Ip da assegnare. Questo comporta svantaggi nel caso di realizzazioni di server casalinghi…. ma in genere queste conessioni sono per uso amatoriale e non professionale.
Spesso nelle info delle offerte troviamo questa dicitura: “banda minima garantita”.
La banda minima garantita guardando il dizionario informatico, è la banda che un Isp garantisce all’utente in caso di saturazione, di traffico sopra la norma…. Insomma detto in maniera pratica è la banda sotto la quale non dovreste in teoria mai scendere.
Occhio a valutare bene questo parametro, perchè ci sono offerte di Adsl a 4Mbit con soli 20Kbit di banda garantita… Fate voi bene i vostri conti…
Piccola parentesi sulla portante che è all’atto pratico la velocità di aggancio della linea che di norma è superiore alla velocità effettiva della linea (o si adatta alla qualità della vostra linea).
Specifico questo perchè molte volte leggo di proteste perchè la portante non rispetta i parametri della connessione.
Ultimo consiglio, cercate assolutamente feedback sulla linea a cui volete abbonarvi da utenti delle vostre zone.
Un’Adsl che funziona bene in Veneto non è detto che funzioni bene in Sardegna!