Ieri l’anticipazione, oggi la conferma: nella giornata odierna Google compirà un nuovo passo nel mondo dei pagamenti in mobilità, lanciando di fatto un servizio interamente basato sulle tecnologie studiate in quel di Mountain View dagli ingegneri assoldati dalla società a tale scopo.
La nascita di Google Wallet sembra dunque essere esclusivamente questione di ore, dopo diversi mesi di gestazione conditi da rumor e possibili caratteristiche trapelate da fonti vicine alla società. La notizia questa volta giunge grazie a This Is My Next, sul cui sito è stato pubblicato quello che ha tutta l’aria di essere un documento ufficiale reperito tramite The Container Store, nel quale vengono mostrate esplicitamente le intenzioni di Google di creare un sistema di pagamento basato sui terminali mobile.
Un semplice tap sullo schermo di un dispositivo potrà dunque dare il via ad una transazione tramite terminali POS nei negozi aderenti al progetto, che nel corso dell’estate vivrà un periodo di test durante il quale verrà sperimentata tale tecnologia su scala ridotta, per poi estenderne il raggio d’azione nei mesi successivi. L’annuncio giungerà dunque nella giornata di oggi, nel corso di un evento organizzato per l’occasione dal gigante delle ricerche in Rete per mostrare al grande pubblico quanto finora realizzato.
Al centro dell’intero sistema di pagamento vi sarà con ogni probabilità la tecnologia NFC, sulla quale la stessa Google non ha mai fatto mistero di puntare con decisione. Per tale motivo il primo terminale a poterne usufruire sarà quasi certamente il Nexus S, la seconda edizione del Googlefonino nato in collaborazione con Samsung. A bagnare il debutto potrebbero essere alcune città statunitensi tra cui New York, San Francisco, Los Angeles e Washington. L’ingresso sulla scena di un gigante del calibro di Google rappresenterebbe un importante progresso per il settore, che potrebbe nel corso dei mesi a venire vivere interessanti sviluppi grazie agli sforzi del gigante di Mountain View, il quale rappresenterebbe tuttavia una seria minaccia per le società che hanno già puntato sui pagamenti in mobilità, Square in primis.