Come è già noto da tempo, i blogger iraniani non hanno vita facile e sono costantemente nel mirino delle autorità locali per via di varie accuse, come quella di fare propaganda per provocare disordini civili, diffondere maldicenze e intimorire la gente.
Ma l’impegno di moltissimi blogger è quello di raccontare in prima persona cosa accade nella loro terra e l’utilizzo di Internet, blog e, in particolare, social network, si sono rivelati uno strumento davvero prezioso per rendere pubblico, al mondo intero, cosa avviene nel loro paese.
Il colosso Google si è evidentemente reso conto dell’importante servizio proposto, qui nello specifico, da un gruppo di blogger iraniane per le segnalazioni effettuate nel corso dell’anno scorso, relative ai disordini elettorali.
E così i giornalisti del blog We-Change.org hanno ricevuto il riconoscimento Net Citizen, il premio attribuitogli da BigG e dal media francese Reporters Without Borders (RFS) per la difesa della libertà d’espressione online.
Si ricorda che decine di collaboratori di tale sito iraniano sono stati arrestati per aver riportato sul Web lo svolgimento di alcune manifestazioni anti-governo nel corso delle elezioni svoltesi in Iran. Cina e Iran, del resto, sono notoriamente i due Paesi più drastici circa i provvedimenti di censura presi per impedire la diffusione dell’informazione via Internet.