Quando Google lancia un nuovo servizio nella ricerca online sa di poter far sempre centro. È accaduto in passato con numerosi prodotti e la situazione si ripete ora per Instant, lo strumento che permette di velocizzare le ricerche tramite il motore di Mountain View grazie a suggerimenti in grado di ridurre il numero di caratteri e parole digitate nel celeberrimo box presente nella home di Google. Stando ai dati raccolti da comScore, infatti, Google Instant in pochi mesi ha raggiunto ottimi risultati, lasciando serpeggiare un’aria di soddisfazione nei laboratori di “Big G”.
Secondo l’esperto del settore Eli Goodman, le ricerche effettuate tramite Google sono passate dai 17 miliardi del mese di agosto ai 18,4 miliardi fatti registrare durante lo scorso ottobre. Di queste ultime il 22% proverrebbe da Google Instant, che dal suo lancio (settembre 2010) è già riuscito a conquistare una consistente fetta del bottino ottenuto dal colosso delle ricerche. Un quarto delle ricerche targate Google passa dunque oggi dal nuovo sistema realizzato nei laboratori di Mountain View, tramite le scelte degli utenti che si affidano alle query “preconfezionate” dal motore, a conferma della bontà e dell’effettività utilità del servizio.
Grazie a quanto pubblicato da comScore si evince chiaramente l’impatto avuto da Instant sul mondo delle ricerche: gli utenti che ne fanno uso sono costretti a battere un numero inferiore di volte sulla propria tastiera rispetto al passato per digitare le query di ricerca, con una riduzione del 17% in termini di caratteri e del 3% per quanto riguarda le parole che compongono le innumerevoli stringhe di ricerca che passano dai server Google. Tali percentuali, se viste alla luce dei pochi mesi di vita di Google Instant, permettono di comprendere come gli utenti abbiano gradito l’opportunità di velocizzare le ricerche ricevendo allo stesso tempo utili suggerimenti per ottimizzare tale operazione.
Ad una diminuzione dei caratteri digitati corrisponde però un aumento delle ricerche sponsorizzate, che pervadono le pagine dei risultati ottenuti tramite Instant in maniera sensibilmente superiore rispetto a quelle ricavate tramite il metodo tradizionale. Ciò è spiegabile con l’aumento dei termini chiave che possono far venire a galla un risultato sponsorizzato all’interno delle query ottenute via Google Instant, con un incremento percentuale stimato intorno al 15% dagli analisti di comScore. I benefici per il colosso di Mountain View arrivano anche in termini di share, che passa dal 72% del mese di agosto al 76% di quello di ottobre.