La progressiva diminuzione dei prezzi degli apparati informatici ha reso possibile l’uso domestico di componenti, e soluzioni tecnologiche, che fino a poco tempo fa erano ad uso esclusivo di aziende di medio/grande dimensione.
Oggi in casa non è difficile trovare un router wireless, che consente di realizzare una piccola rete sulla quale condividere contenuti quali file, periferiche e connessioni ad Internet.
Sebbene fosse già possibile avere in casa un PC dedicato ad alcune funzioni tipiche di un server (ad esempio la memorizzazione centralizzata delle informazioni, la condivisione di stampanti etc.), non era ancora disponibile un sistema operativo ottimizzato per l’uso di un macchina come server domestico.
A questa lacuna Microsoft ha risposto con l’introduzione di Windows Home Server, sistema operativo pensato per essere installato su macchine “headless” (ovvero senza periferiche di input/output quali tastiera, mouse e monitor) che è in grado di fornire i seguenti servizi:
- backup centralizzato di fino a 10 PC;
- monitoraggio della “salute” dei PC presenti sulla rete, che include il controllo dello stato degli aggiornamenti di antivirus e firewall;
- condivisione di file con suddivisone in categorie (documenti, musica, immagini e video) e indicizzazione;
- condivisione di stampanti;
- recupero di vecchie versioni dei file;
- amministrazione remota del server e dei PC collegati in rete;
- streaming di media verso apparati che supportano Windows Media Connect;
- ridondanza dei dati che consente di non perdere informazioni anche nel caso di rottura di un disco rigido;
- possibilità di ampliare la capacità di storage in maniera semplice.