Quando si fotografa si presta (o almeno si dovrebbe prestare) sempre la massima attenzione alla scena. Uno degli elementi più interessanti da riprendere sono le linee di fuga. Stiamo parlando di elementi più o meno geometrici che risultano ben evidenti in ciò che si sta fotografando. Tanto per fare un esempio subito evidente, pensate di trovarvi su di una ferrovia e di catturare la fuga di linee verso l’infinito creata dai binari.
Spesso, forse troppo spesso, si è portati a credere che solo gli elementi architettonici possano creare questo tipo d’immagini. Non è assolutamente così, vicino a noi c’è un soggetto che ne può creare di infiniti: il corpo umano.
Osservate qualsiasi foto di nudo e vi accorgerete che le semplicissime, ma infinite curve del corpo del soggetto, definiscono l’immagine molto più di tante immagini ricche di elementi e dettagli. Per verificarlo fate un semplice esperimento. Chiedete a un vostro conoscente di piegare il gomito facendo arrivare a contatto braccio e avambraccio.
Si vengono a formare un numero incredibile di linee e curve, provate a fotografarle più o meno da vicino, a girarci intorno e scoprirete un universo del tutto inaspettato. Pensate ora a tutto il corpo e capirete subito le infinite possibilità che ci sono offerte.
E non è tutto: pensate a due persone a contatto, magari strette in un abbraccio, il numero delle linee che si hanno a disposizione diventa praticamente infinito. Quando si pensa ad una fotografia di nudo si è soliti immaginare un intero corpo senza veli. Come in ogni altro elemento che ci circonda, anche qui riprendere solo un piccolo particolare può fare la differenza tra una foto già vista e una veramente originale.
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