La banda larga wireless corre forte e il suo sviluppo sembra inarrestabile. Con tutti i problemi che stanno dando le NGN, c’è quasi da pensare che il futuro potrebbe essere qui e non nel cavo. In ogni caso, in questo ultimo mese si sono svolte con grandissimo successo molte aste per l’assegnazione delle frequenze che i gestori utilizzeranno per l’LTE.
LTE ovvero “long term evolution” è il così detto 4G, che permetterà di connettersi ad altissima velocità in piena mobilità. Sappiamo, ne abbiamo già parlato molte volte, che c’è una forte “guerra” tra l’LTE e il WiMax per il dominio della banda larga mobile. Chi avrà la meglio? Presto per dirlo, ma al momento l’LTE sembra molto favorito.
Infatti le recenti aste per l’assegnazione delle frequenze hanno fatto davvero il pieno.
In Germania lo Stato ha incassato ben 4,7 miliardi di euro (anche se gli analisti si aspettavano di più, ma siamo pur sempre in piena crisi economica) e le licenze sono andate a Vodafone, O2 e T-Mobile.
Frequenze, bene dirlo, ricavate dal passaggio della TV analogica a quella digitale. Anche in America è stato un successo, ma li le licenze d’uso sono andate sia a gestori interessati all’LTE che a quelli interessati al WiMax.
Presto partiranno altre aste, precisamente in Inghilterra e Scandinavia. E in Italia? Qui ci distinguiamo come al solito. Le frequenze liberate verranno utilizzate ancora per la TV digitale, e non andrà nulla ai provider che invece chiedono maggiore spazio nell’etere.
L’Agcom ovviamente si sta muovendo in questa direzione, ma non è detto che riesca a cambiare le cose, nonostante l’Unione Europa solleciti l’uso delle frequenze liberate per la banda larga wireless