Da qualche tempo le versioni per iOS e Android di Twitter consentono di incorniciare un tweet dentro un proprio tweet, funzionalità che ha il pregio di moltiplicare e migliorare graficamente le conversazioni sul social. Ora questo tool è presente anche nella versione desktop, a ulteriore dimostrazione che il rapporto tra i due ambienti si è ormai rovesciato: è il mobile a ispirare il desk.
La funzionalità dell’embed è molto semplice, ma anche limitata: è possibile incorporare un tweet, di chiunque, all’interno di un altro tweet soltanto se il tweet viene dopo quello nuovo. Si ottiene la miniatura del tweet quando viene pubblicato alla fine, non all’inizio né all’interno del testo di 140 caratteri. Però ha una sua utilità anche per il singolo account, come nell’esempio sotto, quando si vuole riproporre un proprio contenuto.
La mobilità è terreno di sperimentazione
Ormai è evidente come la mobilità sia terreno favorito di sperimentazione e investimento primario per le tech-società, soprattutto quello che non producono sistemi operativi e device e sono mobile-first. Un altro esempio è la forte presenza di nuove app di Yahoo, come l’ultima novità sul Fantacalcio. Le applicazioni e i tools per smartphone e tablet sono la punta avanzata. Se funzionano, come nel caso dell’embed dei tweet, vengono riportati anche sui siti dotcom. Tempo fa era praticamente il contrario. Ma i tempi cambiano velocemente.