Una meteora di nome Vectrex

Una meteora di nome Vectrex

All’inizio degli anni ’80 tutto il mondo dei videogiochi è in subbuglio con uscite a raffica nel mercato di console e con giochi sempre più potenti e all’avanguardia.

Fra le tante proposte per l’home gaming, ve ne fu una molto avanti sui tempi, ed ebbe naturalmente vita breve.

Stiamo parlando di Vectrex, sviluppato da Smith Engineering/Western Technologies e inizialmente distribuito da GCE (General Consumer Electric), immessa sul mercato sul finire del ’82.

In un epoca dominata dagli sprite, dove i colori si moltiplicavano a ritmo elevato, Vectrex offriva una grafica vettoriale su un monitor bianco e nero integrato, quando tutte le altre macchine avevano bisogno di interfacciarsi con la TV casalinga.

Prima e unica console della storia ad adottare la grafica vettoriale, in cui al posto delle bitmap colorate venivano utilizzate delle linee luminose, questa era la stessa grafica utilizzata nei grandi classici da sala giochi in voga all’epoca, come Space Wars, Asteroids o Battlezone.

Dotata di processore Motorola 68A09 a 1,5 Mhz, di 1 KB di RAM e 8 KB di ROM, le sue prestazioni non erano del tutto entusiasmanti. E di fatti, per dare ‘”colore”‘ all’area di gioco, in bundle con le cartucce di gioco venivano fornite delle mascherine semitrasparenti e colorate da apporre sul monitor (prodotto da Samsung, il modello 240RB40 era sviluppato in verticale e misurava 9×11 pollici), in modo da raggiungere due scopi, aggiungere dettagli all’esperienza di gioco, e cercare di mitigare lo sfarfallio prodotto dalle linee.

Venduta a 199 dollari con già in memoria il gioco Minestorm (simile al ben più rinomato Asteroids), la macchina fu prima acquisita da MB (Milton Bradley Company), per poi essere definitivamente dismessa nel 1984.

Tra gli accessori, una menzione speciale alla Light Pen, venduta come “the high performance accessory that transports creativity and learning into the computer age”.

Successivamente, nel 1988, Smith Engineering, dopo averne acquisito nuovamente i diritti, lavorò ad una versione portatile del Vectrex, che però non vide mai la luce.

Nonostante non sia stata la console più venduta della storia, Vectrex può vantare ancora oggi una nutrita schiera di sostenitori.

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