Una modella canadese cita Google in tribunale per post offensivi

Una modella canadese cita Google in tribunale per post offensivi

La responsabilità civile e penale di un reato sta nella persona che la commette. Questa regola di base della civiltà moderna è messa in difficoltà dalla spersonalizzazione della rete che con un uso massiccio di nicknames, IP dinamici e difficoltà di tracciamento del reale utilizzatore di un servizio online può portare a corresponsabilità di chi offre un servizio, sia esso un servizio di connettività o una piattaforma di publishing online.

È questo quello che si trova Google ad affrontare (e non per la prima volta, come si ricorderà per casi forse anche più eclatanti di video razzisti su YouTube) per il suo servizio di Blogger.com.

La modella Liskula Cohen, trentaseienne canadese che ha collaborato in passato con molte riviste di moda come Vogue, Elle e Cleo, ha infatti citato in tribunale Google a causa di un blog ospitato sulla piattaforma di blogging e intitolato “Skanks in NYC”. In questo blog l’anonimo autore insulta la modella e usa senza permesso alcune foto personali. La Cohen ha chiesto alla Suprema Corte di Manhattan, New York, che emetta una ingiunzione contro Google perché il colosso di Mountain View riveli l’identità del misterioso blogger così che giustizia possa esser fatta. Interessante sarà vedere il comportamento e le dichiarazioni di Google in questo caso di diffamazione che potrebbe creare dei precedenti.

Scovare chi ha postato questi insulti è arduo, ma, sebbene i post si riferiscano ad un anno fa, la modella Cohen sembra intenzionata a dar battaglia al motore di ricerca americano affinché riveli il nome dell’autore degli insulti. L’avvocato della Cohen, Steven Wagner, ammette che è un caso difficile e che generalmente i tribunali di New York rigettano queste richieste, ma la modella non si vuole dare per vinta.

L’azione legale contro Google intentata dalla Cohen è motivata dal suo reale desiderio di giustizia oppure è solo una trovata pubblicitaria per ritornare alla ribalta dopo mesi bui di silenzio? Di certo il suo nome è oggi al centro di tutti i blog e quindi, se di trovata pubblicitaria si tratta, il successo è stato già raggiunto.

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