Il panorama della fruizione dell’informazione è in continua evoluzione. Tendenze, varianti e mutazioni dei canali di comunicazione online sono all’ordine del giorno tanto da rendere quasi difficile stare al passo con le novità.
Nonostante questa premessa, sono dell’opinione che è controproducente abbandonare in via definitiva quei mezzi considerati da qualcuno superati: primo fra tutti l’email. Questo concetto del “non abbandono” comporta la necessità di una convergenza tra “vecchio e nuovo”.
Infatti sono convinto che strumenti come le newsletter siano un patrimonio di inestimabile valore a livello relazionale: permettono di instaurare un rapporto confidenziale, intimo e personale con la propria utenza.
Vengo al dunque: una newsletter ben studiata è caratterizzata da contenuti di nicchia così come lo sono i post pubblicati su un blog architettato a dovere. Questo indizio di, appunto, convergenza è confermato dalla tendenza diffusa sulla maggior parte dei blog di offrire la possibilità di fruire i contenuti tramite email.
Permettetemi allora di pensare che sia possibile sfruttare questo canale per obiettivi molto più ambiziosi, mirati a soddisfare i visitatori e migliorare la propria reputazione.
Ad esempio, potrebbe essere interessante associare al proprio blog una newsletter in cui offrire ai propri utenti contenuti aggiuntivi e strettamente correlati a quelli già disponibili via web. In sostanza, si tratta di:
- scrivere regolarmente contenuti destinati alla newsletter,
- inserire link di approfondimento interessanti (es. “Top Posts”),
- creare una mini-rubrica, da includere nel messaggio, per generare un minimo di aspettativa.
Questi sacrifici operativi, se supportati da una solida strategia di base offrono tra i tanti, i seguenti privilegi:
- Possibilità di servirsi di call-to-action ad hoc per studiare il comportamento dei lettori, aspetto che privilegia le newsletter (che sono tracciabili) dai feed rss (che presentano più difficoltà).
- Possibilità di dedicare uno spazio del messaggio a inserzioni pubblicitarie quale fonte di monetizzazione.
- Possibilità di offrire servizi a condizioni vantaggiose per gli iscritti che si sentiranno parte di un qualcosa di privilegiato e fidelizzeranno.
Può essere, secondo voi, una strategia potenzialmente utile? Ho dimenticato qualcosa? E soprattutto, come vi regolereste per la stesura dei contenuti?