Una nuova versione di Panda, il nuovo algoritmo alla base dei meccanismi di Google, è in arrivo. Nulla di nuovo, peraltro: Google sta lavorando con update pressoché quotidiani al proprio algoritmo ed a fare il punto sulla situazione è ancora una volta Matt Cutts in occasione della Search Marketing eXpo Advanced conference di Seattle.
Nessuna novità sostanziale, ma una importante puntualizzazione su quel che Google sta mettendo a punto sul proprio motore. Anzitutto Matt Cutts ribadisce il fatto che con Panda la maggior parte dei siti non avvertirà cambiamenti particolari e che, invece, soltanto chi ha riempito i propri siti di contenuti di scarsa rilevanza subirà reali penalizzazioni. L’obiettivo principale è quello di rimuovere un po’ di sporco dalle SERP, offrendo così maggior spazio ai siti di qualità ed ai contenuti originali a discapito di copie, advertising eccessivo, condensati di keyword ed altro ancora. In generale circa il 12% delle query ha visto qualche cambiamento tra le risposte del motore. Le nuove versioni dell’algoritmo, inoltre, giungono per correggere il tiro: sulla base del risultato conseguito in precedenza, Google ha apportato modifiche al proprio sistema di ranking per ottimizzarne ulteriormente le performance.
Google nega che siano state apportate correzioni manuali su singoli siti: l’algoritmo è uguale per tutti e l’algoritmo vale per ogni singola pagina indicizzata. Google non nega invece la possibilità di lanciare manualmente nuove valutazioni su singoli siti Web, accelerando così eventuali rivalutazioni di siti penalizzati o imponendo nuove verifiche per siti che apportano repentini cambiamenti per aggirare il motore.
Panda 1.0, 2.0 o 2.2 poco importa: Matt Cutts, anzi, rivela che una versione ulteriore è in arrivo. In tempi non sospetti lo stesso Cutts ha inoltre consigliato ai webmaster di non concentrarsi troppo sul “dito” e di guardare piuttosto alla “luna”: meglio non cercare di seguire troppo strettamente i sofismi delle teorie SEO, ma di operare più generalmente per arricchire i propri siti di contenuti validi, ben formati e ben fruibili.
Un nuovo Panda sta per arrivare ed altri Panda ulteriori seguiranno. L’obiettivo è quello di rendere il motore meno prevedibile per poter colpire più facilmente chi tenta di sfruttarne le SERP per rastrellare traffico. Trattasi di Panda, però, che parlano ancora prevalentemente inglese: il nuovo algoritmo sarà disponibile a livello internazionale entro tempi relativamente brevi, ma Matt Cutts non ha fornito a tal riguardo alcun dettaglio ulteriore.