Sono molte le parole italiane che nel corso degli ultimi secoli hanno conosciuto un buon successo all’estero. Con “largo”, “allegro”, “andante” si indicano in tutto il mondo le modalità con cui eseguire un brano musicale, mentre parole come “prosciutto”, “parmigiano”, “pasta” sono le ambasciatrici della nostra cucina riconosciute e osannate in tutto il mondo. Ed è probabilmente il termine “pizza” a rappresentare nella maniera più universale possibile l’italianità all’estero. Una parola preziosa, che su Internet può davvero valere diversi milioni di dollari.
Ne sa qualcosa Chris Clark, un cittadino del Maryland che nel giro di poche settimane ha visto cambiare profondamente la sua vita, o almeno il suo conto in banca. Fiducioso di compiere qualche buon affare con un cliente della sua compagnia specializzata in consulenze informatiche, Clark aveva acquistato nel lontano 1994 il dominio Pizza.com. All’epoca il Web non era ancora particolarmente frequentato dalle grandi masse e la società “corteggiata” dall’informatico non cedette alle lusinghe del villaggio globale.
Smaltito il grande rifiuto, Clark si ritrovò con un dominio tutto sommato inutile per la sua professione, ma per uno strano caso del destino decise ugualmente di non liberarsene e ne mantenne la registrazione. Così, per circa 14 anni l’informatico statunitense ha pagato la cifra di 20 dollari per mantenere in vita Pizza.com. Incuriosito dalla vicenda di un altro indirizzo Web, Vodka.com, venduto nel 2006 per tre milioni di dollari, Clark ha infine deciso di mettere in vendita il suo dominio lo scorso gennaio: «Ho pensato: “Perché non provare a vedere a che punto è giunto il livello di interesse?” Se qualcuno ha voluto pagare così tanto per Vodka.com, magari qualcun altro può essere interessato a Pizza.com».
Nel mese di marzo, Clark ha ufficialmente lanciato l’asta per il suo dominio. Dopo la prima offerta di cento dollari, le cifre sono aumentate vertiginosamente nel giro di pochi giorni, per raggiungere quota 2,6 milioni di dollari dopo appena una settimana. «È una follia, semplicemente una follia. Tutto questo cambierà considerevolmente la mia vita» ha confidato entusiasta Chris Clark ai giornalisti. Salvo contrattempi, la transazione scaturita dall’offerta multimilionaria dovrebbe concludersi a giorni, decuplicando considerevolmente l’involontario investimento di 14 anni fa costato appena 20 dollari.
La pizza più cara del mondo è servita…