Trafelato e in leggero ritardo, l’informatico Michael Nygard ha raggiunto i controlli di sicurezza dell’aeroporto, necessari per accedere alle sale di attesa e al gate per l’imbarco sull’aeroplano. Impaziente, il programmatore ha osservato incredulo l’espressione allibita di uno degli addetti della TSA (Transportation Security Administration) quando ha osservato alla macchina dei raggi-X il suo MacBook Air. Privo di slot per il lettore ottico e di un tradizionale hard disk, il dispositivo di Cupertino sembrava tutto fuorché un normale computer portatile.
Nonostante potesse sembrare l’ennesima trovata pubblicitaria, la disavventura all’aeroporto di Nygard era assolutamente vera, tanto da aver scatenato nelle ultime settimane numerose reazioni nell’intera blogosfera. Ciò che mi aveva maggiormente colpito della vicenda era stata la totale incapacità degli addetti alla sicurezza aeroportuale di riconoscere nel dispositivo prodotto da Cupertino un comunissimo laptop, forse un po’ più sottile del solito. Certo, nessun responsabile della TSA è tenuto a essere costantemente aggiornato sulle ultime novità tecnologiche, ma è pur vero che l’arrivo del MacBook Air aveva destato molto scalpore e interesse nei mesi scorsi non solo sui new media, ma anche tra i tradizionali mezzi di comunicazione come carta stampata (free press inclusa) e televisione.
A distanza di qualche settimana dal “caso MacBook Air”, il blog della TSA ha cercato di fornire la propria versione dell’accaduto. Secondo gli esperti di sicurezza informatica, il laptop ultrasottile di Apple si presenterebbe ai raggi-X completamente diverso da qualsiasi altro computer portatile. Tale differenza avrebbe mandato letteralmente in tilt gli addetti alla sicurezza aeroportuale, vincolati da regolamenti molto restrittivi sui dispositivi consentiti a bordo degli aeromobili statunitensi. Per ragioni di sicurezza, il blog della TSA non può mostrare le radiografie del gioiellino elettronico prodotto da Apple, ma si è ripromessa di inviare una informativa a tutti i 45.000 suoi addetti alla sicurezza.
Un impegno preso solennemente anche in questo video prodotto dalla TSA in cui non si vede assolutamente niente…