Curiosamente, tra le spie russe recentemente scoperte dagli Stati Uniti, una ha un passato particolare, perché ha lavorato per Microsoft.
Alexey Karetnikov è stato tester per Microsoft a ottobre, e la notizia è stata confermata direttamente da Redmond attraverso il suo portavoce Lou Gellos.
Karetnikov, come gli altri russi scoperti, è stato costretto dal giudice federale a rientrare a Mosca e, in caso di ritorno negli Stati Uniti, rischia sanzioni civili e penali, come dichiarato in un articolo del Whashington Post.
Non è ancora chiaro perché la spia russa fosse presente negli Stati Uniti e, secondo il Whashington Post, Karetnikov era ancora nelle prime fasi della sua attività. Ma è interessante chiedersi il motivo che ha spinto i russi a mandare una spia a lavorare per Microsoft.
Computerworld ipotizza alcune possibilità: forse un interessamento ai recenti screenshot di Windows 8, oppure scoprire se Windows Phone 7 possa davvero competere con iPhone e Android?
Qualunque sia il motivo una cosa è certa: Microsoft dovrebbe essere lusingata di sapere che una potenza mondiale la considera importante e decide di spiarla.