Una strategia per la banda larga

Una strategia per la banda larga

Il Ministro delle Comunicazioni in un recente articolo fa il punto su questa delicata questione mentre un internet provider degli Stati Uniti tenta di arginare il download selvaggio degli utenti con connessioni flat.

Il mensile di politica ed economia Formiche ha pubblicato un interessante articolo del Ministro Paolo Gentiloni dall’eloquente titolo “Una strategia per la banda larga”.

La dettagliata recensione riporta in maniera sintetica tutte le lamentele e le osservazioni fatte da questo e da altri blog sulla penosa situazione in cui versa il mercato della banda larga in Italia.

In particolare, con spietata analisi, il Ministro riporta: “Il nostro obiettivo deve essere quello di aumentare gli accessi, governare il processo di infra strutturazione, diffondere massicciamente gli strumenti dell’alfabeto informatico, evitare concentrazioni di potere che blocchino l’ingresso di altri attori”.

Mentre da noi si discetta sull’accessibilità a questa risorsa, negli Stati Uniti, il Washington Post Online pubblica un articolo che sa quasi di beffa: l’allontanamento dalla rete di utenti che effettuano download massicci da parte dell’internet provider Comcast.

In Italia, nella situazione di ristrettezza infrastrutturale in cui ci troviamo, molti provider hanno da tempo scelto la soluzione del controllo di banda tramite traffic shaping non potendo al momento migliorare l’infrastruttura.

Una voce fuori dal coro sembra essere NGI che, come fatto notare su questo blog, effettua investimenti infrastrutturali (vedasi) e sfrutta con un abile mossa di marketing l’esigenza di gestire connessioni di qualità su tipologie di traffico ben determinate che escludano il P2P.

Come sempre, non è la fantasia che ci manca.

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