Una Tesla Model X ed il suo sistema di guida autonoma potrebbero aver salvato la vita ad una persona. Alla fine di luglio, Joshua Neally aveva lasciato il lavoro ed aveva imboccato l’autostrada a bordo della sua Tesla Model X attivando il sistema di pilota automatico per tornare a casa. Ad un certo punto, Joshua Neally ha iniziato a sentirsi molto male decidendo di recarsi nel più vicino ospedale. Per facilitare l’arrivo al pronto soccorso, Joshua Neally ha deciso di lasciare il pilota automatico attivo decidendo di prendere il controllo dell’auto solo per le ultimissime miglia.
Joshua Neally ha sottolineato che avrebbe potuto chiamare un’autoambulanza e che ha comunque causato un rischio per le altre auto visto il suo stato di salute, tuttavia l’autopilota ha fatto il suo dovere ed ha aiutato Joshua Neally a raggiungere il pronto soccorso dove gli è stato diagnosticata un’embolia polmonare. Dopo le feroci polemiche sull’incidente mortale causato dal sistema di guida autonoma di una Tesla Model S, arriva in contrapposizione questa storia che mostra come un pilota automatico possa portare a dei grandi benefici soprattutto in situazione di emergenza. In realtà, il sistema di guida autonoma di Tesla avrebbe già contribuito a salvare vite umane in quanto, per esempio, già in passato ci sono stati casi in cui le auto si sono fermate automaticamente per evitare pedoni lungo le strade.
Joshua Neally, per quanto riguarda il suo caso, si è fidato della sua auto evidenziando che se avesse perso i sensi avrebbe perso il controllo della sua auto.
La storia di Joshua Neally sicuramente farà discutere. Il dato oggettivo è che, comunque, i sistemi di guida autonoma possano rappresentare un potente incentivo alla sicurezza se utilizzati correttamente. Oggi sono sicuramente ancora perfettibili ma nei prossimi anni potrebbero davvero consentire di salvaguardare molte vite umane soprattutto nelle situazioni di emergenza.