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Il marketing 2.0 funziona? Bhe, stando alle parole di Fabri Fibra intervistato alle Invasioni Barbariche sembrerebbe proprio di sì.
Nella lunga intervista il rapper (che oggi vende valanghe di dischi) sottolinea come gran parte delle sue fortune musicali sia dovuto al fatto che le case discografiche che lo hanno sotto contratto abbiano riscontrato un forte successo “dal basso” della sua presenza nel Web.
Che tra gli assi nella manica del Web marketing ci sia sicuramente la possibilità di rilevare con estrema precisione le preferenze dei consumatori è cosa nota da sempre, sono infatti le stesse caratteristiche tecniche del Web a rendere possibile il tracciamento dettagliato delle abitudini degli utenti. Utilizzare queste informazioni per decidere come e dove investire, nel caso specifico nella produzione e promozione di un prodotto musicale che risultava già particolarmente gradito al pubblico, è invece una pratica non ancora così diffusa tra chi fa marketing.
Un’altra piccola rivoluzione dal basso scaturita dalle logiche Web 2.0 applicate al marketing che confermano un’ipotesi: il marketing 2.0 non deve puntare a imporre modelli di consumo e far nascere esigenze d’acquisto (a quello ci pensa la pubblicità classica, sempre che funzioni ancora…) ma rilevare le richieste del mercato e fornire informazioni per ricalibrare la progettazione di servizi e prodotti!