Quando si pensa ai viaggi nel tempo, spesso di dimentica per comodità il fatto che tornare indietro negli anni significa anzitutto operare moltissime rinunce. Una campagna organizzata da Ford Italia e denominata #unFordgettable si pone la domanda e cerca la risposta tra personaggi di grande rilevanza nel mondo odierno dell’innovazione: come sarebbe tornare indietro di oltre 20 anni per rivivere, almeno per un giorno, quelli che sono stati gli anni ’90?
Correva l’anno 1992
Il viaggio parte idealmente nel 1992, a bordo di una Ford Fiesta. Sono infatti queste le prime immagini che Ford ha diramato: hanno accompagnato la messa in onda su Sky della fortunata serie “1992”, facendo da apripista ad uno sforzo di immaginazione che è andato anche oltre. I protagonisti sono ora cambiati: da “Notte”, “Bosco” e “Pastore”, infatti, si arriva a Luca Colombo, country manager Facebook Italia, Salvatore Ippolito, country manager Twitter Italia e Carlo Purassanta, amministratore delegato Microsoft Italia. Facebook, Twitter e Microsoft, tre nomi che valgono da cartina di tornasole nella misurazione del grande cambiamento avvenuto nei decenni passati
Come sarebbe tornare indietro di oltre 20 anni e provare a vivere una giornata di lavoro con le tecnologie dei primi anni Novanta?
L’operazione è stata raccontata da tre video di sicuro impatto, poiché immergono tre manager italiani di grande spessore in un contesto ormai del tutto inadatto. Il che traspare non soltanto dalle immagini, nei quali compaiono schermi a tubo catodico, dei logori “TuttoCittà” e telefoni portatili di impossibile ingombro, ma anche dalla dimostrazione fattiva di quanto la vita quotidiana sia stata semplificata e migliorata grazie alla tecnologia. Da Skype ai touchscreen, passando per i social network: è questa la misura del tempo passato dagli anni ’90 ad oggi. E se è negli anni ’90 che può essere identificata l’esplosione che ha portato l’innovazione tecnologica allo stato dell’arte odierno, è pur vero che la cultura è cambiata in gran parte proprio a seguito di questa continua pulsione. Tanto che oggi sembra quasi imbarazzante il gap tecnologico accumulato nel giro di appena un ventennio.
«Confrontarsi con il passato ti invita a pensare al futuro. La tecnologia di oltre 20 anni fa ci appare oggi limitata e primitiva, ma la vera domanda è quella che si porranno i nostri figli, che già oggi si stupiscono anche solo nel trovarsi di fronte a uno schermo che non sia touch»: Tommaso Carboni, direttore marketing Ford Italia, focalizza il significato profondo che si cela dietro una operazione dalle vesti simpatiche e dal cuore nostalgico. E continua: «Un domani si chiederanno come abbiamo fatto a vivere nel mondo di oggi. La missione di Ford è produrre costantemente innovazione, e contribuire alla costruzione di un futuro in cui, magari proprio tra 20 anni, i nostri figli potranno ripetere questo esperimento e sorridere del nostro tempo».
Il tutto accompagnato da un hashtag, #unFordgettable. Ma chiamarlo “hashtag” sarebbe in effetti fuori luogo. Lo si chiami “cancelletto”, perché fino agli anni ’90 la sua funzione non andava oltre l’occupazione di un pulsante mai logoro sui telefoni più avanzati.