Come gli anni passati, il New Oxford Dictionary ha eletto anche per questa annata la cosiddetta parola dell’anno, ovvero il neologismo che, tra tutti quelli creati negli scorsi mesi, è in possesso della capacità di “fotografare” una tendenza ben precisa in un dato settore e ha al contempo potenzialità per diventare uno dei termini più usati e conosciuti del prossimi anni.
Il termine scelto quest’anno è “Unfriend“. Un vincitore un po’ a sorpresa forse, specie per quanti si aspettavano una scontata per vittoria per la parola “Facebook“, un nome diventato un vero e proprio simbolo tra i più conosciuti nel mondo.
A dire il vero però, per Facebook non si tratta affatto di una bocciatura, né di un mancato riconoscimento al suo valore di fenomeno globale, dato che “unfriend” è un termine strettamente connesso con il social network più usato nel mondo, un neologismo della lingua inglese che indica l’azione di rimuovere un contatto dalla propria lista degli amici.
Si può quindi dire che “unfriend” descriva, con l’immediatezza e la flessibilità tipiche della lingua anglosassone, una delle azioni più conosciute e abusate dai milioni di utenti dei social network, descrivendo, racchiudendo in sé e fissando in poche sillabe, quasi come “un’istantanea linguistica”, le tendenze attuali e ancor di più quelle di un prossimo futuro.
Perché l’amicizia ai tempi di Facebook, in fondo, passa anche per un “unfriend” in più o in meno, in base allo stato d’animo o magari per l’arrabbiatura del momento, probabilmente dovuta ad una risposta di un nostro “contatto” non in linea con quella che ci si aspettava.
E così anche la lingua, fenomeno mutevole e in continuo adattamento per antonomasia, prova ad etichettare e a fissare le dinamiche sociali nell’era del Web 2.0, chissà quale sarà il prossimo neologismo…