La Commissione europea ha promesso un accesso WiFi gratuito in ogni città del vecchio continente entro 4 anni (progetto WiFi4EU). Grazie ad un nuovo importante fondo di investimenti di 120 milioni di euro, ogni paese potrà ricevere un incentivo per l’acquisto di infrastrutture più moderne come gli hot spot wireless da installare nel territorio. Se la proposta sarà approvata dal Parlamento europeo e dai Ministri nazionali, questo fondo sarà messo a disposizione entro la fine dell’anno. Ma il vero obiettivo della Commissione europea è quello di incentivare l’adozione della banda larga.
La Commissione, infatti, ha fissato un nuovo ed ambizioso obiettivo che è quello che ogni famiglia europea dovrà accedere ad una connessione sino a 100 Mega entro il 2025. Inoltre, la Commissione ha ridefinito l’accesso ad internet come un servizio universale declassando, contestualmente, l’accesso ai vecchi telefonici pubblici a pagamento. La Commissione vuole dare anche un’importante spinta al 5G, la quinta generazione delle reti mobile, che dovrà raggiungere tutta l’Europa entro il 2025. Scuole, università, centri di ricerca, hub di trasporto e amministrazioni pubbliche dovranno tutte poter accedere a soluzioni di connettività a banda ultralarga.
Tutte queste proposte fanno parte del piano telecom presentato dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Per arrivare a raggiungere questi ambiziosi traguardi, la Commissione propone regole semplificate per incentivare gli investimenti. Il nuovo “European Electronic Communications Code” potrebbe portare benefici per l’economia dell’Unione Europea pari a 910 miliardi di euro e 1,3 milioni di posti di lavoro in più entro il 2025.
Saranno, comunque, necessari 500 miliardi di euro di investimenti in 10 anni che dovranno arrivare per la maggior parte dai privati. Ecco perché la Commissione punta ad incentivare gli investimenti privati. All’appello, infatti, mancherebbero circa 155 miliardi di euro. Proprio per trovare i soldi necessari, la Commissione lancerà un fondo che sommerà investimenti pubblici e privati per finanziare progetti legati alla banda larga.
Le nuove regole servono, anche, a dare certezza sui ritorni economici di lungo periodo attraverso un quadro regolatorio più stabile. Le norme chiedono, inoltre, che i regolatori nazionali vigilino sugli investimenti dando più potere per agire contro chi devia dalle intenzioni dichiarate nelle differenti aree.
La Commissione europea, nel suo nuovo regolamento, chiede un migliore utilizzo dello spettro radio per ridurre le differenze regolatorie tra i differenti paesi.
Nel testo del regolamento la Commissione inserisce, anche, nuove e più solide norme a protezione del consumatore ed obblighi di rispetto dei requisiti dell’Unione Europea per tutti i nuovi attori di internet.